MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Lambrate, 307 case e 900 alberi: ecco il progetto col muro di poesie

Bando Reinve nting Cities, vince “Lambrate Streaming’’ dell’architetto Caputo. Investimento da 70 milioni

Lambrate, il progetto col muro di poesie

Milano -  Trecentosette nuove case, 900 alberi, tre grandi piazze immerse nel verde. In più, un muro dell’ex scalo ferroviario che sarà trasformato in un elemento di arredo urbano con incisi versi di poeti e il coinvolgimento dell’artista piacentino Giorgio Milani. Ex scalo ferroviario di Lambrate, periferia est della città. Il bando internazionale Reinventing Cities promosso da Comune e C40 ha un progetto vincitore, “Lambrate Streaming’’, svelato ieri mattina ai giardini della Triennale alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica Pierfrancesco Maran e della vicesindaco Anna Scavuzzo.

“Lambrate Streaming’’ è stato presentato da un team multidisciplinare cui fa da capofila Sant’Ilario Società Cooperativa Edilizia coordinata da Caputo Partnership International srl (Masterplan e Architettura) e composto da Tekne Spa (Ambiente, Strutture, Impianti), Pro Iter srl (Mobilità e Infrastrutture), Studio Giorgetta (Paesaggio), Consorzio Poliedra – Politecnico di Milano (Processi socio-partecipativi), Ernst&Young e Ambiente Italia Progetti srl, l’avvocato Guido Bardelli e l’artista Milani.

Il cuore del progetto è il grande parco pubblico di circa 41.500 mq (pari al 64,8% dell’intera area, più esteso quindi rispetto al 60% previsto dall’Adp Scali), che si estende lungo tutta la lunghezza dell’area disegnando, con i suoi 900 alberi e le aree attrezzate per lo sport, sia il bordo occidentale verso la ferrovia sia quello orientale, creando una relazione con il quartiere già urbanizzato e con il Giardino Condiviso di San Faustino. Al centro del nuovo insediamento si sviluppa un sistema di tre piazze collegate tra loro: la “piazza centrale” è affiancata a nord e sud da due “piazze giardino” planimetricamente identiche alla prima e da ulteriori due “piazze porta” a forma triangolare. Lungo tutto il sistema di spazi pubblici nasceranno frutteti, orti didattici e di comunità, aree ricreative attrezzate, campi giochi e sportivi per adulti e bambini, aree cani. Ed ecco l’elemento che potrebbe caratterizzare il restyling: il muro del rilevato ferroviario verrà riqualificato con un allestimento artistico che si configurerà come una “quinta urbana” incisa di poesie e versi legati ai temi del treno e del viaggio di poeti milanesi lombardi con il coinvolgimento dell’artista piacentino Giorgio Milani.

I tempi? Maran spiega che "ci vorranno tra i quattro e i sei anni per finire i lavori. La conclusione è attesa a cavallo dell’anno delle Olimpiadi 2026, cioè tra il 2025 e il 2027. Una parte dell’ex scalo non sarà accessibile per alcuni anni perché servirà per i lavori di ammodernamento della stazione di Lambrate, dunque i lavori saranno divisi in due fasi". Per quanto riguarda i costi, l’area è stata acquistata dallo sviluppatore per 7 milioni di euro (la base d’asta era di 5,7 milioni) e l’investimento per realizzare il progetto ammonta a 70 milioni di euro. "Ci sarà attenzione anche ai piani terra delle nuove case – aggiunge l’assessore –, affinché siano presenti dei servizi in un quartiere che oggi è residenziale e di servizi e spazi di aggregazione ne ha pochi". Non solo. Il nuovo distretto avrà vocazione ciclopedonale. Si prevede la realizzazione di due percorsi ciclabili: uno a ovest, lungo il rilevato ferroviario, a collegare la stazione di Lambrate e via Rodano; uno all’interno della nuova area urbanizzata.

Maran , infine, ricorda che "nell’ambito dell’accordo del 2017 tra Fs, Comune e Regione sui sette ex scali ferroviari, abbiamo fatto una scelta: abbassare i diritti edificatori dello scalo di Lambrate e traslare delle volumetrie di edilizia convenzionata sullo scalo Romana. La quota di edilizia convenzionata allo scalo Romana è servita per ospitare il Villaggio olimpico senza prevedere varianti urbanistiche".