MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Lacrime e applausi per Sofia: "Buon compleanno ovunque tu sia..."

Uccisa a coltellate il 29 luglio nella sua casa di Cologno dall’ex fidanzato. Ieri avrebbe compiuto 21 anni, parenti e amici l’hanno voluta ricordare.

Lacrime e applausi per Sofia: "Buon compleanno ovunque tu sia..."

Lacrime e applausi per Sofia: "Buon compleanno ovunque tu sia..."

"Buon compleanno Sofia, ovunque tu sia". È lo striscione per Sofia Castelli, uccisa a coltellate lo scorso 29 luglio nella sua casa di Cologno Monzese dall’ex fidanzato. La ragazza avrebbe compiuto 21 anni il 28 maggio ed è in questo giorno che familiari e amici si uniscono per ricordarla con un corteo in suo onore, dall’Istituto Fabio Besta di Cimiano dove la ragazza si era diplomata nel 2022 - al liceo delle scienze umane - fino alla piazza del municipio di Cologno.

Per lei ci sono più di cento persone: in marcia anche la mamma, il papà e i nonni, tutti in silenzio, che indossano una maglietta a lei dedicata: “Una farfalla vive poco ma muore volando”. Presente anche la migliore amica Aurora Fiameni, che dormiva nella stanza accanto quando Sofia è stata uccisa, colta nel sonno dopo una serata trascorsa in discoteca. In mezzo alla folla c’è chi le augura “buon compleanno” tra le lacrime, ma anche chi urla “giustizia”.

Un mese e mezzo fa la Corte di Assise di Monza ha condannato a 24 anni di reclusione Zakaria Atqaoui, l’ex fidanzato della ragazza, 24enne, imputato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, futili motivi e uso del mezzo insidioso, cioè nascondersi nell’abitazione della vittima per tenderle l’agguato mortale. Una sentenza che ha innescato la rabbia di parenti e amici: chi ha conosciuto Sofia si aspettava una condanna all’ergastolo, come chiesto dalla pm. Ora lo ribasisce la professoressa Teresa Tedeschi, che è stata l’insegnante di francese di Sofia al liceo: "Oggi Sofia compie 21 anni anche se non è qui con noi. Io sono rimasta delusa dalla sentenza: è da rivedere. Non è giusto che una ragazza di 20 anni rinunci alla sua vita, ai suoi sogni, ai suoi progetti per colpa di chi diceva di amarla e che invece l’ha uccisa. Nessuna condanna potrà cancellare il dolore di una mamma, colmare il vuoto lasciato nelle vite di chi le voleva bene. Nemmeno un ergastolo potrebbe farlo ma sarebbe un segnale. Sarebbe vera giustizia". Interviene anche la zia della ragazza, poi seguita da un coro: "Giustizia sia fatta".

Parla anche Gualtiero Nicolini, dell’associazione Scarpetta rossa che ha promosso la manifestazione, con accanto Aurora Fiameni: "Continueremo a fare rumore finché giustizia sia fatta. Grazie a tutti i partecipanti anche a nome della famiglia". Sabato l’associazione ha anche consegnato una borsa di studio all’Istituto Besta, sempre in nome di Sofia: 3mila euro che verranno destinati a due studenti meritevoli.

Tra le parole urlate, non manca “rispetto”: "Sono Manuela. Un’amica di Sofia e una madre. Voglio sperare che quello che è accaduto insegni ai nostri figli, maschi e femmine, che l’amore non è possesso: chi ci sta accanto non è di nostra proprietà. Qualunque cosa accada ci deve essere il rispetto dell’altro. Mai violenza, in nessun caso".