MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Lacchiarella, quella strada senza nome pericolosa e degradata: pattume, spaccio e prostituzione

Lunga un chilometro e 200 metri, parte dall’ex passaggio a livello di Pieve e arriva alla provinciale 40 Binasca

Discarica a cielo aperto sulla strada che costeggia il polo logistico di Siziano

Discarica a cielo aperto sulla strada che costeggia il polo logistico di Siziano

Lacchiarella (Milano) – Una lingua di asfalto lunga un chilometro e 200 metri che parte dall’ex passaggio a livello di Pieve e arriva alla provinciale 40 Binasca, costeggiando il centro logistico di Siziano. Una strada "chiusa" al traffico ma aperta ad ogni tipo di nefandezza: discariche abusive, spacciatori, prostituzione e centinaia di lavoratori che attraversano in binari, sprovvisti di sottopasso.

Ogni giorno arrivano segnalazioni dai residenti della zona che amano questa strada, che attraversa un angolo verde del sud Milano e passa davanti alla vecchia sede della Rai, dove venivano gestiti due mega ripetitori che nei giorni scorsi sono stati smantellati perché è in corso la riqualificazione dell’area e la realizzazione di un data center della Tv di Stato. Una strada che è terra di nessuno. Oggi non ha nemmeno un nome ben preciso: è un tratto abbandonato della Provinciale 28 Vigentina, prolungamento della strada chiamata via Roma a Pieve e della Sp 205 per chi arriva da Siziano.

Una strada sommersa dall’immondizia: solo pochi giorni fa sono stati raccolti così tanti rifiuti da riempire 110 sacchi. E ora ancora quintali di spazzatura gettati lungo la roggia. La striscia di asfalto è collegata da uno scavalco (uno sterrato, per alcuni realizzato abusivamente), che collega al parcheggio del polo logistico di Siziano dove decine e decine di camion sostano ogni giorno abbandonando montagne di spazzatura. I controlli della zona sono affidati ai volontari: le guardie ecologiche di Città metropolitana, che grazie alle associazioni ambientaliste - come le sentinelle del parco - intervengono segnalando le varie illegalità, facendo ri bonificare le aree. Ma sono una goccia in un mare di discariche abusive.

“Abbiamo trovato degli indirizzi in alcuni documenti che abbiamo consegnato alle Gev - spiegano le sentinelle -: speriamo che vengano beccati coloro che inquinano. Ma c’è chi fa sversamenti nelle rogge da anni riuscendo sempre a farla franca". Non solo immondizia ma tanto degrado e illegalità. A poca distanza dal futuro Data Center della Rai in mezzo a un boschetto c’è un capanno dove si spaccia a qualsiasi ora. Per non parlare del mercato del sesso. La Binasca e le stradine ad essa collegate (come l’ex Vigentina), sono una vetrina di lucciole a cielo aperto. Da Melegnano a Binasco ci sono almeno una cinquantina di lucciole di giorno e altrettante di notte.