Lacchiarella (Milano) –
Doveva sorgere un centro benessere e invece ci sarà un centro produttivo di circa 20mila metri quadrati. Cambiano i nomi e le dimensioni, ma la realtà è che il Sud Milano sta diventando un maxi centro della logistica e stanno sparendo, anno dopo anno, vaste aree verdi, tutte sui comuni del Parco Agricolo del sud Milano, che diventano edificabili. Vuoi perché sono fuori dai confini del parco, vuoi perché gli agricoltori le hanno cedute ed erano già edificabili. La protesta dei cittadini dell’Associazione tutela territorio di Villamaggiore (Attv) che temono per il traffico sulla Sp 40 Binasca già insostenibile, per l’Oasi della Lipu e per il corridoio ecologico che attraversa l’area dove sorgerà il nuovo polo si scontra con la realtà dei fatti. Anche se la sindaca di Lacchiarella Antonella Voli deve aver agito per il meglio dei suoi cittadini. Lo dicono i numeri: è stata rieletta al terzo mandato con un plebiscito di voti. Quindi se da una parte gli insediamenti sul territorio sono stati e sono al centro di contestazioni, dall’altra la percezione è che non influiscono sulla loro vita, traffico escluso.Prima dell’ultima tornata elettorale è anche stato presentato un esposto sulla realizzazione di un polo logistico vicino al Girasole di 550mila metri quadrati, come 55 campi da calcio. Ancora non è noto l’esito del ricorso, ma l’area era stata completamente spianata. Ormai l’asse Melegnano-Binasco è costellata di centri logistici e centri produttivi che hanno mandato in tilt il traffico sulla Provinciale Binasca e continuano le costruzioni di nuovi insediamenti.
“Nel 2008 era stato previsto un centro benessere poi la ditta è fallita e chi ha comprato l’area ha presentato un progetto per realizzare un centro produttivo - spiega Rita Alastra a nome dell’associazione Attv -. Siamo preoccupati per il traffico vicino alle nostre case e per la questione ambientale. Il nuovo insediamento è vicino all’oasi di Lacchiarella e andrebbe a cancellare un percorso che gli animali usano per trasferirsi”.
Per la sindaca “non si deve cadere in inutili allarmismi senza avere tutti gli elementi in mano. Nelle norme tecniche di attuazione del piano verrà inserito il divieto assoluto di fare logistica esattamente come è stato inserito nell’Ambito H e così come è contenuto nel nostro Pgt. Del resto è anche corretto affermare che la logistica non è neppure inserita nella proposta di progetto presentata, che prevede unicamente attività produttive”. Il consiglio comunale, qualora il progetto venisse approvato, rilascerà un permesso di costruire sapendo già chi saranno gli operatori e le attività che si insedieranno. Resta un fatto che negli ultimi dieci anni sono sorti centri logistici, produttivi e altro a Carpiano, Siziano, Lacchiarella, Binasco, Noviglio e che il traffico è davvero critico sulla Binasca tanto che in molti comuni i pendolari sono costretti a lunghe code.