SIMONA BALLATORE
Cronaca

La svolta ciclabile del Politecnico: "In bici il 7% dei ragazzi. Non basta"

Il personale la usa il doppio. L’indagine sui flussi casa-ateneo e le contromisure, con un aumento degli stalli. Pronta la velostazione nel campus La Masa che sfrutta la verticalità. Un’app con gli itinerari degli studenti.

La svolta ciclabile del Politecnico: "In bici il 7% dei ragazzi. Non basta"

La svolta ciclabile del Politecnico: "In bici il 7% dei ragazzi. Non basta"

Su una popolazione universitaria di 59.783 persone (52.102 studenti più 7.681 lavoratori) articolata su sette campus, pochissimi utilizzano mezzi privati motorizzati (l’8% dei ragazzi) per raggiungere il Politecnico di Milano; la maggior parte (il 48% dei giovani e il 40% dei dipendenti) opta per i mezzi pubblici, il 12% degli studenti raggiunge l’ateneo a piedi e solo il 7% usa la bici, mentre il personale la utilizza il doppio (14%). Parte dalla fotografia del flusso casa-università la nuova indagine del Politecnico, ma anche una strategia per incentivare la mobilità ciclistica, sviluppando azioni concrete, dal potenziamento degli stalli (oggi 1.100 per tremila “ciclisti“) alla creazione di velostazioni vere e proprie. Ieri è stata inaugurata la terza, nel campus Bovisa-La Masa. Che in una Milano a caccia di spazi sfrutta la verticalità: è su due “piani“ con 88 stalli bici (72 posti park up e 16 archetti), 8 posti per la sosta di monopattini con prese elettriche per la ricarica e una “officina“. Diventano così 132 i posti per le bici e 14 per i monopattini nelle tre velostazioni. Dall’indagine emerge anche una propensione all’utilizzo della bicicletta in presenza di un aumento dei percorsi ciclabili (richiesto da oltre il 25% del campione).

"Si può incentivare l’utilizzo della bicicletta se c’è una percezione di piacevolezza e sicurezza – sottolinea Alessandro Perego, vicerettore con delega a Sviluppo sostenibile e impatto –. Sicurezza da due punti di vista: il primo, evidentemente importante, è raggiungere l’ateneo senza rischiare; il secondo riguarda i furti". La percentuale “doppia“ del personale che arriva pedalando si spiega anche per questo: molti dei dipendenti portano la bici in ufficio. Entrambi chiedono a gran voce di lavorare per migliorare gli spazi e aumentarli all’interno di un campus sempre più “car free“ (i posti auto sono oggi 120 in meno e sono aumentati di 270 unità gli stalli per le bici. L’obiettivo è arrivare ad almeno quota duemila). "La velostazione è la punta di diamante – prosegue Perego –: una zona protetta, sicura e con servizi per ricaricare bici elettriche o riparare i guasti". Lo sguardo si allarga alla città e punta al progetto Biciplan.

"Chiediamo si dia priorità a quei tratti di ciclabile che connettono il campus alle piste già esistenti o alle stazioni, anche per facilitare la mobilità integrata, treno più bici – prosegue il vicerettore –. Crediamo possa essere un bel segnale partire da qui, da una comunità di 60mila persone, anche per il ruolo educativo che abbiamo: stiamo formando la generazione futura". Che è disponibile anche a percorrere distanze superiori ai 10 chilometri pedalando. Una decina di “utenti esperti“ del Politecnico, che utilizzano quotidianamente la bicicletta, stanno aiutando l’ataneo a sviluppare un’app con la descrizione dei loro percorsi, raccontando le bellezze che incrociano lungo la strada ma anche i punti critici: "Dati che metteremo a disposizione della città".