La rinascita di Santa Giulia Rogoredo

Maria

Mirarchi*

Lascio ignoto per un attimo un pezzo del territorio della città di Milano che voglio considerare perché avrà un gigantesco futuro. Quest’area ha subito nel 1907 il fallimento del progetto per la nascita di un porto che, tramite un canale da Milano a Cremona e quindi il fiume Po, avrebbe collegato la città al mare Adriatico. Il nome “Porto di Mare” della fermata MM1 ricorda tale ambizioso progetto. Un po’ sfortunata questa zona perché fu pensato un altro ardito progetto mai realizzato: la “Cittadella Giudiziaria” con lo scopo di accorpare i vari uffici giudiziari e il carcere di San Vittore. Ha avuto anche uno storico insediamento industriale molto importante come la Montedison (chimica) e Redaelli (acciaieria). Nel tempo quest’area si è popolata di residenze e vie intitolate ad artisti e scultori e ospita la produzione televisiva Sky Italia. È percorsa da una notevole rete ferroviaria e circondata da alcuni parchi. Perché tanto interesse per questo luogo e di quale zona si sta parlando? Si tratta del quartiere Santa Giulia - Rogoredo che è nuovamente sede d’importanti progetti di riqualificazione urbana. Per i Giochi Olimpici invernali del 2026 Milano-Cortina, vi sorgerà la nuova Arena “PalaItalia” con 16.000 posti. Nell’ex scalo ferroviario di Porta Romana nascerà il villaggio olimpico, in primis sede degli atleti e poi degli studenti universitari. La metropoli milanese è in continuo fermento d’idee e progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana. I vecchi milanesi dicevano che "A Milan quell che no se pò fa incoeu sel se fa doman" (A Milano quello che non si può fare oggi si fa domani).* Scrittrice

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