
La notte più lunga. Volontari in campo e residenti allertati: l’Adda fa sempre paura
L’annunciata "Brembata" puntuale a mezzanotte, sulle sponde per ore protezione civile, volontari Anc e carabinieri, sull’Adda che da giorni fa paura scattano i protocolli dell’emergenza: informativa ai cittadini rivieraschi e alle attività commerciali, controllo degli argini nei punti critici, nastri di interdizione per impedire l’accesso ai tanti cittadini e curiosi affascinati dalla rabbia dell’acqua. Da cui invece è bene tenersi a distanza. È da grandi eventi lo scenario in tutti i comuni rivieraschi, da Cassano d’Adda a Trezzo. Il fiume ha invaso argini bassi, boscaglia e alzaie. Guardia altissima, sino a rientro dell’emergenza. A corredo della procedura anche le ordinanze dei sindaci, a mettere in sicurezza o blindare le zone maggiormente a rischio. Partendo da Cassano d’Adda, dove il sindaco Fabio Colombo l’altra sera di ordinanze ne ha siglate due, a impedire transito e ingresso nelle zone fluviali più amate dalla popolazione, il parco del Pignone, verso Fara, e l’Isola Borromeo, dove la "punta" e l’area pic nic sono già da giorni invase dall’acqua. Cartelli e appelli ai cittadini fioccano. Sul ponte del Dopolavoro e sulla passerella per Fara, dove è per ora proibito il transito. A Vaprio è interdetto al transito pedonale il ponte per Canonica, dove la furia dell’acqua minaccia i ponteggi di cantiere a ridosso dei piloni. Ed è off limits un importante tratto di alzaia fluviale in zona trezzese, dove è scattato il divieto di transito per pedoni e ciclisti, e dove gli appelli alla prudenza di Comune e Parco si susseguono. L’emergenza, data sul finire, è scattata l’altra mattina, quando il fiume è arrivato ai massimi livelli a seguito delle piogge intense dei giorni precedenti sulle Prealpi e in Valtellina, con scarico dal Lago di Como oltre i 500 mc al minuto, e apertura massima della diga di Olginate.
L’altra sera, in concomitanza con l’innalzamento del Brembo, il momento di massima allerta. A Cassano d’Adda i volontari di protezione civile "si sono organizzati in squadre - spiega la responsabile del servizio di protezione civile comunale Sara Piccinini - e hanno avviato attività protocollari, provvedendo innanzitutto ad informare i residenti e le attività commerciali delle zone più prossime al fiume o teatro di precedenti allagamenti: nel dettaglio e in particolare via Cantarana, via Cascate, via Rivolta, via Isola Ponti, via Linificio Case Basse, Lido e maneggio in via 5 Martiri". Il presidio sul fiume è durato diverse ore, ed è proseguito sino al termine dell’ondata di piena.