
di Francesco Pellegatta
Nessuna cessione di una parte della Fondazione casa di riposo e nessun taglio del personale. Ma alcuni servizi verranno esternalizzati alla società Pellegrini, la quale ha già dato la disponibilità ad assorbire gli otto operatori che usciranno dalla Fondazione. Così la rsa di strada per Cassinetta ha risposto alle voci che avevano iniziato a circolare nei giorni scorsi riguardo la possibile cessione di un ramo d’azienda dal primo di agosto. Voci che inevitabilmente avevano generato qualche allarme tra i dipendenti.
Quello che accadrà dal prossimo mese, in realtà, è il passaggio tramite appalto dei servizi di assistenza allo stesso ente esterno che si occupa già della parte alberghiera, cioè cucina, lavanderia e pulizie; la Pellegrini, appunto. Resteranno invece in carico alla Fondazione casa di riposo i comparti amministrativo e sanitario. "Questo nell’ottica di una riorganizzazione della rsa per contenere i costi di gestione dopo l’emergenza covid-19" ha spiegato il direttore generale della Fondazione, Luigi Leone. "Usciamo da anni di criticità economica – ha aggiunto – e questa operazione ci permetterà di avere delle agevolazioni fiscali legate all’affidamento unico di questi servizi. Possiamo stimare un risparmio intorno ai 200mila euro l’anno. Non è prevista nessuna variazione del personale, semplicemente i dipendenti che oggi lavorano per la Fondazione lavoreranno per la Pellegrini". Di fatto la questione riguarderà otto dipendenti, sei ausiliari socioassistenziali e due animatrici.
I dettagli saranno comunicati anche ai sindacati nel corso dell’incontro previsto per oggi con la direzione della struttura. L’operazione è stata voluta dal Consiglio di amministrazione (in parte nominato dal Comune di Abbiategrasso) del presidente Paolo Bonecchi. Leone ha puntualizzato anche che è intenzione della Fondazione occupare quanto prima gli oltre venti posti liberi presenti oggi nella rsa di strada per Cassinetta. A generare il timore di eventuali tagli tra gli operatori, infatti, c’erano anche i posti lasciati vacanti nella struttura: "Ci sono parecchie domande e faremo entrare nuovi ospiti, ma non subito – ha puntualizzato Leone -. Questo non dipende tanto dalla nostra volontà quanto dalle nuove procedure di Regione Lombardia, che sono parecchio articolate. In ogni caso, se volessimo, potremmo occupare tutti i posti in una ventina di giorni".
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