
"La concorrenza fa bene ma serve trasparenza. Attenzione alle clausole"
"In ogni fase di passaggio si crea confusione, ma più concorrenza porta sempre a un abbassamento dei prezzi: servono informazioni chiare e comunicazioni trasparenti". Luca Mocarelli, professore di storia economica all’Università Milano-Bicocca, osserva questo nuovo step nel progressivo passaggio al mercato libero dell’energia.
Che cosa sta succedendo?
"Attualmente il 68% delle utenze domestiche è già sul mercato libero, mentre la percentuale sale all’80% considerando le industrie. Quindi una grande transizione è già avvenuta negli anni scorsi, lungo un percorso che si concluderà nel 2027. In questo momento le offerte sono tante, il mercato è controllato e normato ma c’è bisogno di informazioni chiare e trasparenza".
Quali effetti ci saranno per i consumatori?
"Come è successo per la telefonia, più concorrenza e più operatori sul mercato portano a un abbassamento delle tariffe. La grande incognita è il prezzo dell’energia, che adesso è in calo ma in futuro potrebbe risalire".
Quali sono i fattori di rischio?
"Ci sono le oscillazioni sul mercato internazionale, la guerra ancora in corso in Ucraina, scenari in Medio Oriente difficili da prevedere. Basti pensare a quello che sta succedendo nel Mar Rosso, con gli attacchi alle navi che stanno facendo aumentare i costi dei trasporti. Il grande problema è che l’Italia è troppo vulnerabile, non siamo autosufficienti dal punto di vista energetico e dipendiamo quindi dagli altri".
Come si potrebbe raggiungere l’autosufficienza?
"Il grande salto sarebbe l’impiego del nucleare, al centro di un dibattito che spesso è ideologico. Importiamo dalla Francia energia prodotta da centrali nucleari che si trovano a 200 chilometri dal confine italiano. Quindi paghiamo per energia prodotta da altri, e allo stesso tempo non siamo al riparo dai rischi. Ci sono diversi fattori, inoltre, che potrebbero influire sul mercato: in futuro il calo demografico e la deindustrializzazione potrebbero ridurre la necessità di energia".
Numerosi utenti sono colpiti dalle modifiche unilaterali dei contratti, terminato lo stop agli aumenti. Come legge questo fenomeno?
"La cosa paradossale è che questi aumenti vengono applicati nonostante il prezzo del gas sia in calo, con una formale regolarità sancita da contratti o comunicazioni che spesso nessuno legge. Quello che mi sento di consigliare è di fare la massima attenzione alle condizioni previste dai contratti. Poi, rispetto al passato, è molto più facile trovare una vita d’uscita e cambiare operatore".
Andrea Gianni