La bandiera della Palestina. Brigata ebraica contro Sala: "Non strizzi l’occhio ai fanatici"

Il sindaco invita al dibattito sull’esposizione del drappo. E scoppia il caso

La bandiera della Palestina. Brigata ebraica contro Sala: "Non strizzi l’occhio ai fanatici"

La bandiera della Palestina. Brigata ebraica contro Sala: "Non strizzi l’occhio ai fanatici"

Una discussione in Consiglio comunale sull’esposizione della bandiera della Palestina, per il sindaco Giuseppe Sala, "può essere utile". Ne ha parlato a margine della presentazione della Beauty Week, sottolineando che "Palazzo Marino è la casa dell’amministrazione comunale, della Giunta e del Consiglio. In generale - ha detto - diventa sempre un dibattito a livello di Consiglio comunale: se ne vogliono discutere, e se la discussione, al di là dell’esposizione, serve anche per fare il punto del tipo di posizionamento politico che deve prendere la nostra città, può essere utile". "Io ovviamente ho le mie idee", ha aggiunto. E ancora Sala: "Oggettivamente leggere che ci saranno ancora sette mesi di guerra, come dice il consigliere nazionale per la sicurezza, fa venire i brividi perché ad oggi i morti palestinesi sono 36mila, figuriamoci quanti saranno con altri sette mesi di guerra.

Ma soprattutto bisogna partire da un presupposto, cioè che i palestinesi hanno bisogno di avere un loro territorio, un loro Stato". Il sindaco ha poi osservato che "nessuno ne parla, se non iniziative come quella della Spagna, dell’Irlanda, che sembrano più simboliche che altro. L’Europa non prende nessuna posizione. Ma fra altri sette mesi da cosa si ricostruirà? La verità è che il popolo palestinese è stretto in una morsa tra l’oppressione di Hamas e la furia di Netanyahu. Questa è laverità storica".

Immediato il commento del direttore del Museo della Brigata ebraica, Davide Romano: "Il Comune vuole davvero pensare di strizzare l’occhio a questi fanatici antisemiti?". Così sulla possibilità che il Comune possa esporre la bandiera della Palestina come già accaduto a Bologna. "Dal massacro di israeliani del 7 ottobre ogni giorno c’è una nuova iniziativa contro gli ebrei. Nelle università i nostri ragazzi hanno paura, il 25 aprile siamo stati aggrediti da maghrebini, Liliana Segre è stata offesa ripetutamente - aggiunge -, perfino per le strade della nostra città non è più sicuro camminare con il copricapo ebraico. Stiamo vivendo un incubo". "Legittimo criticare Israele, legittimo sentirsi vicino ai palestinesi, ci mancherebbe. Ma se si viene applauditi da tutti i gruppi terroristi una domanda bisognerà porsela! Il Comune vuole essere un utile idiota dei terroristi?", conclude Romano.