ALESSANDRA ZANARD
Cronaca

La Ballata di Chiaravalle. Niente rock in abbazia

"Anche Vasco Rossi direbbe che è una follia". È uno dei passaggi della canzone-omaggio ai monaci cistercensi ideata da Claudio Bernieri.

"Anche Vasco Rossi direbbe che è una follia". È uno dei passaggi della canzone-omaggio ai monaci cistercensi ideata da Claudio Bernieri.

"Anche Vasco Rossi direbbe che è una follia". È uno dei passaggi della canzone-omaggio ai monaci cistercensi ideata da Claudio Bernieri.

"Gli applausi di un concerto arrivano in abbazia: Vasco Rossi stesso direbbe che è una follia". È uno dei passaggi della Ballata di Chiaravalle, una canzone che, con un pizzico d’ironia, vuole essere un omaggio ai monaci cistercensi e alle tradizioni agricole del Sud Milano, per ribadire un "no" convinto alla costruzione dello stadio del Milan a San Donato.

Ideato da Claudio Bernieri e interpretato da Fabio Valenti, il brano si può ascoltare su youtube, corredato da un video che mostra le proteste dei "no stadio" e gli scorci di campagna che, con l’arrivo di un’arena da 70mila posti, subirebbero una radicale e irreversibile trasformazione. E così, al posto di "papaveri e margherite" ci sarebbero "boschi di cemento", e "uno stadio invece del silenzio". La canzone si riferisce al traffico e ai rumori che farebbero da contorno a partite e concerti: un elemento di disturbo per i monaci di Chiaravalle, la cui abbazia verrebbe a trovarsi, in linea d’aria, a soli 800 metri dal nuovo impianto sportivo.

"Essendo un musicista e abitando a Chiaravalle - spiega l’autore -, ho riunito un gruppo di colleghi musicisti e abbiamo inciso questa ballata, una dolce risposta dei monaci a chi vorrebbe costruire uno stadio a poche centinaia di metri dall’antica abbazia del 1185". Nata davanti a un boccale di “birra dei monaci”, "la canzone vuole spingere alla meditazione - prosegue Bernieri -: l’invito è a riflettere sul patrimonio (culturale e ambientale) che andrebbe perso, o risulterebbe compromesso, se venisse realizzato lo stadio". Il brano verrà presentato domenica, alle 13.30 alla Bekery di Chiaravalle e alle 17.45 nel padiglione Chiaravalle, nell’ambito di una giornata di eventi dedicati alla (possibile) candidatura di Chiaravalle a sito Unesco. La canzone contribuisce a riaccendere il dibattito tra favorevoli e contrari allo stadio del Milan a San Donato. Mentre si continua a discutere del futuro di San Siro e della possibilità (remota?) che Inter e Milan decidano di rimanere a Milano accantonando i rispettivi programmi su Rozzano e San Donato, prosegue l’iter tecnico-burocratico avviato dal Comune per esaminare il progetto dei rossoneri, relativo alla costruzione di uno stadio nel comparto San Francesco. Un’area di 300mila metri quadrati tra le tangenziali e la ferrovia.