di Massimiliano Mingoia
C’era da da sei anni, ma quest’anno alla fine potrebbe non esserci. Parliamo del kit di benvenuto, con tanto di lettera del Comune, per i nuovi nati e nate milanesi, circa 10 mila ogni anno. Lo scorso marzo il Comune ha lanciato l’avviso pubblico per cercare sponsor tecnici pronti a finanziare l’acquisto dei kit bebè. La scadenza dell’avviso è stata anche prorogata fino allo scorso 23 giugno, pur di trovare un privato disponibile a investire in questa iniziativa per il triennio 2023-2026. Ma non c’è stato nulla da fare. In una determina di Palazzo Marino, infatti, si legge che la procedura è andata deserta. Nessun privato quest’anno è sceso in campo per aiutare l’amministrazione a fornire la “lettera di benvenuto alle-ai nuove-i nate-i milanesi’’ con relativi prodotti per i bebè: da dischetti antibatterici a pannolini, da creme lenitive a detergenti e non solo. Dal 2018 in poi al primo kit se ne affiancava un secondo: “Benvenuti nella casa del sorriso”, nuovo pacco dono per l’igiene e la prevenzione orale che conteneva un massaggiagengive e spazzolino per bambini, dentifrici e buoni sconto (anche per adulti). In altre parole la “Casa delle Coccole – Il kit per il tuo bebè’’ prodotto da Energie Sociali Jesurum Lab Srl che su Amazon viene venduto a 20 euro per ogni singolo kit.
Che ne sarà del kit bebè nel 2023? L’assessore comunale al Welfare Lamberto Bertolè fa sapere che l’accordo con il vecchio partner è terminato con l’invio dei kit ai nati nel 2022. Preso atto della procedura andata deserta, l’amministrazione comunale valuterà se è possibile un altro percorso per coinvolgere eventuali sponsor, ma che ancora non c’è niente di definitivo. Insomma, per ora lo sponsor non c’è e il kit non ci sarà. Ma non è ancora detta l’ultima parola, secondo Bertolè.
Nella delibera che lanciava l’avviso pubblico c’era scritto che "per quanto riguarda i contenuti dell’offerta presentata – sia nel caso di sponsor unico che di sponsor che si presentano in forma associata o tramite soggetto collettore di altri sponsor (in questi ultimi due casi, con elezione del main sponsor quale soggetto che esercita il ruolo di promotore principale dell’iniziativa) – essa dovrà prevedere la realizzazione complessiva delle seguenti attività: fornitura di beni eo servizi dedicati ai neonati e ai loro genitori; assemblaggio e confezionamento di un kit contenente tutti i prodotti eo servizi individuati; modalità di distribuzione del kit: ritiro presso punti già esistenti sul territorio eo ipotesi di consegna. Le attività a carico degli sponsor per la realizzazione del progetto non dovranno comportare alcuna spesa per l’amministrazione comunale".
In cambio della sponsorizzazione, Palazzo Marino assicurava un ritorno di immagine mediante la possibilità di veicolare il proprio logo o marchio o ragione sociale nelle campagne di comunicazione, secondo i piani appositi relativi ai progetti ed iniziative oggetto di sponsorizzazione (manifesti, opuscoli, inserzioni pubblicitarie su giornali ed emittenti radio e televisive, ecc). Non è bastato.