E.C.
Cronaca

Milan, nel kit pre-gara i colori nerazzurri. Tifosi in rivolta

L’accostamento cromatico bocciato con veemenza. Il comunicato della Curva Sud Milano: “Scelta irrispettosa e intollerabile”. Poi maglia e giacchino scompaiono dal sito: avviata la procedura di ritiro dal mercato

Il kit "incriminato" e, a destra, Herbert Kilpin, fondatore del Milan: sua la scelta dei colori rossoneri

Il kit "incriminato" e, a destra, Herbert Kilpin, fondatore del Milan: sua la scelta dei colori rossoneri

Milano, 7 settembre – Negli ultimi anni, sul fronte delle maglie da calcio e dell’abbigliamento a loro collegate, si è visto davvero di tutto. Ci sono delle colonne d’Ercole, però, che non vanno superate. Pena la rivolta dei tifosi. Per esempio impiegare i colori sociali di un’acerrima rivale per una casacca o un accessorio di una qualsiasi squadra. A Milano – sponda rossonera – è successo.

Accostamento cromatico bocciato

I social e le chat dei tifosi casciavit (così sono storicamente soprannominati i milanisti) sono in subbuglio dopo che, nelle ultime ore, è stato svelato il kit pre-gara legato alla nuova terza maglia scelta per la stagione 2023/24 dal club di via Aldo Rossi. Il giacchino, infatti, così come la maglia per il riscaldamento, contengono un accostamento cromatico che ogni tifoso del Diavolo vede come fumo negli occhi: sul fianco sinistro compare una trama inequivocabilmente nerazzurra. Ovvero i tradizionali colori dell’Inter, storico avversario cittadino nel derby della Madonnina.

Distrazione? Sottovalutazione? Scelta deliberata? Chi lo sa. Di certo c’è che i supporter rossoneri si sono subito ribellati, bollando la giacca pre-match come un oltraggio a quasi 125 anni di storia del club fondato nel 1899 da Herbert Kilpin (il quale motivò l’originaria scelta cromatica in una frase che ha fatto la storia del Milan: “I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari”)

La posizione della Curva Sud

Si è mossa anche la Curva Sud Milano, il gruppo del tifo organizzato più caldo, con un comunicato pubblicato sulla pagina Instagram ufficiale. “Adesso basta! – è l’attacco – È ormai chiaro da tempo che alcune strategie di marketing siano spesso in contrapposizione con tradizione e storia del club...Riteniamo però che a tutto vi sia un limite! Produrre una divisa pre gara con un richiamo ai colori sociali dell’Inter (in realtà nella nota è utilizzato un termine ben più colorito, ndr) è un qualcosa di irrispettoso ed intollerabile”. Il comunicato segue con una richiesta ai vertici rossoneri. “Ci aspettiamo che una Società tanto precisa e seria come la nostra, sensibile sulle tematiche che caratterizzano il mondo di oggi (vedi terza maglia) – si legge ancora nel messaggio della Curva Sud Milano – sia altrettanto attenta alla storia che ci contraddistingue, tramandando solo colori e simboli che da sempre contraddistinguono il nostro club”. Chiusura con l’invito – anche – al boicottaggio “Siamo fiduciosi che chi di dovere sistemi tutto quanto prima e contestualmente invitiamo a non acquistare questo scempio! Rossoneri siamo noi, Milano siamo noi, Noi siamo il Milan”. 

Toni e ragioni simili sono stati utilizzati su altre pagine social, Facebook, Instagram e TikTok, gestiti da tifosi rossoneri, singoli o gruppi.

Marcia indietro

Ebbene, forse le lamentazioni dei tifosi sono giunte alle orecchie dei responsabili del marketing rossonero. Come annunciato poco fa da MilanNews, sito d’informazioni completamente dedicato alla squadra vincitrice di sette Coppe dei Campioni (nessuno in Italia ne può contare così tante), “il kit pre-gara nerazzurro (al momento) non è più disponibile sullo shop online”.

E infatti nelle quattro pagine dedicate al materiale di allenamento, dove si trovano i kit pre-gara legati a prima e seconda maglia, quello “nerazzurro” non compare più. La marcia indietro, quindi, pare esserci stata. Successivamente sono arrivate conferme: sempre su MilanNews.it, poco prima di mezzogiorno, è stata pubblicata la notizia dell'avvio di una procedura di ritiro dal mercato di maglie e giacchini contestati, “sia dagli store online, sia da quelli fisici”, dopo un contatto con Puma, l’azienda produttrice. Probabile che i vertici del club, così come il settore marketing, avendo colto la preoccupazione mostrata dai supporter, si siano accorti di aver commesso un errore. A quanto pare i tifosi, questa volta, hanno vinto. Nella speranza - sono sempre i supporter a parlare – di non assistere più a questi scivoloni.