Hong Kong, respinto il ricorso: Joshua Wong non sarà a Milano

L'attivista avrebbe dovuto essere ospite della Fondazione Feltrinelli il 27 novembre prossimo

Joshua Wong, il 17enne capo del movimento studentesco a Hong Kong (Reuters)

Joshua Wong, il 17enne capo del movimento studentesco a Hong Kong (Reuters)

Milano, 19 novembre 2019 - L'Alta Corte di Hong Kong ha respinto il ricorso di Joshua Wong, attivista di punta delle proteste in corso contro il Governo, contro la richiesta di espatrio per un viaggio in Europa a causa del pericolo di fuga. Lo riferisce un post sull'account di Telegram di Demosisto, il partito da lui co-fondato.

Wong, libero su cauzione da fine agosto, è sotto indagine per la partecipazione a manifestazioni non autorizzate. Wong avrebbe dovuto recarsi anche in Italia, ospite il 27 novembre a Milano della Fondazione Feltrinelli. Wong contava sul via libera della Corte al viaggio, in linea con quanto concessogli di recente per andare a Taiwan, in Germania e negli Usa, per poter raggiungere sei Paesi europei: Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania e Gran Bretagna, con inviti di peso, tra audizioni parlamentari e discorsi in vari eventi. Tuttavia, il primo stop dell'8 novembre non è stato ribaltato in appello. Demosisto ha notato che la Corte ha asserito che gli inviti fatti a Wong, tra audizioni e incontri di vario tipo, non richiedevano necessariamente la sua presenza fisica, ventilando l'ipotesi di messaggi registrati o in videoconferenza. Il giudice ha detto anche le circostanze a Hong Kong sono cambiate e che Wng avrebbe fatto meglio a restare nella città invece di fare «sforzi all'estero per aiutare Hong Kong».

Secondo Demosisto, l'Alta Corte ha operato sotto una pesante pressione a causa delle critiche partite da Pechino all'indomani del giudizio di incostituzionalità dato dalla stessa Corte al bando sull'uso delle maschere in eventi pubblici.

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