Marianna Vazzana
Cronaca

L’IPad rubato in centro a Milano torna indietro dall’Ucraina: “Rispedito da chi è sotto le bombe”

L’attore Gabriele Donolato, vittima del furto, ringrazia Alina: "Ha visto il mio video-appello e mi ha aiutato dal suo Paese in guerra”

L'attore Gabriele Donolato

Milano - A volte ritornano. Questa storia però non ha niente a che fare con Stephen King e la sua antologia di racconti. Piuttosto è una perla rara, forse unica, dal lieto fine inatteso e proprio per questo straordinario.

Perché il protagonista derubato in pieno centro a Milano ha riavuto il suo Ipad per posta. Un dono spedito dall’Ucraina, dove evidentemente il tablet era stato portato dopo il furto per essere messo in vendita come merce usata. Mittente: una sconosciuta che sta vivendo il dramma della guerra e che nonostante le difficoltà quotidiane ha voluto aiutare una persona che vive a centinaia di chilometri di distanza da lei. Insomma, una storia da film. "Caro Gabriele, spero che non perderai la fede e le tue cose. Dall’Ucraina i migliori auguri, ci vediamo in tempi migliori. Alina". Queste le parole scritte in inglese sulla cartolina che accompagnava il pacco con l’Ipad.

“È lui, è il mio", dice Gabriele Donolato nel video in cui scarta il pacco. Un filmato che il trentacinquenne milanese, attore, doppiatore, speaker radiofonico e cantante, ha pubblicato martedì sulla sua pagina Instagram seguita da quasi 10mila persone. Ma facciamo un passo indietro. In un video precedente, Donolato aveva raccontato del furto avvenuto l’8 marzo e poi denunciato al Commissariato Porta Genova. "Stavo mangiando in un fast food vicino piazza San Babila quando purtroppo mi è stato rubato lo zaino con dentro l’Ipad, per me prezioso non solo come strumento di lavoro ma anche perché mi è stato regalato dai miei genitori per Natale, le cuffie wireless, le chiavi e altro".

Grazie a dei tracciatori gps precedentemente inseriti negli oggetti, attraverso il cellulare l’uomo è riuscito a localizzare i suoi averi in viale Monza. "Ci sono andato. Ho visto tre persone, di cui una con il mio zaino sulle spalle. E me lo sono ripreso. L’Ipad però era già sparito". Quattro giorni dopo, il suo dispositivo risultava essere in Ucraina. "Per l’esattezza a Cernivci", quasi al confine con la Moldavia e la Romania. "Dopo aver pubblicato il video raccontando la storia – spiega al Giorno l’attore – tante persone mi hanno scritto dicendomi di aver subito la stessa sorte. E che i loro oggetti tracciabili risultavano essere in Ucraina". Il sospetto è che la criminalità abbia trovato terreno fertile in zone di guerra per un business illegale, piazzando sul mercato oggetti tecnologici rubati ma spacciati come merce usata.

“Il mio video è stato visto da migliaia di persone. Una ragazza mi ha scritto dicendomi di conoscere una persona che vive nella città in cui il mio Ipad è stato localizzato". Così "mi sono messo in contatto con quella persona: Alina, che è riuscita a trovare il mio Ipad perché conosceva chi lo aveva acquistato come ‘usato’ e che, appresa la storia, me lo ha voluto restituire senza chiedere denaro". A quel punto, appurato che fosse il suo senza ombra di dubbio, Alina ha spedito a Donolato il suo tablet. "Non è stato semplice, in un Paese in guerra. “Stiamo andando al rifugio antiaereo”, mi ha detto attraverso un video, mentre suonava l’allarme. Ha fatto tutto questo per me, uno sconosciuto, in un momento del genere. Io non la ringrazierò mai abbastanza. Questa storia insegna che i social hanno il potere di fare del bene e che c’è sempre del buono nell’umanità".