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"Io, nonna e pensionata in bicicletta dico che Area B è una presa in giro"

Carmen Brunato, milanese di 75 anni, tiene la sua Fiat 500 “fuorilegge“ ferma da un anno in carrozzeria "Potrei guidare solo per 800 metri al giorno nella mia città: preferirei mi si dicesse che l’auto è da demolire"

di Marianna Vazzana

Carmen Brunato, milanese di 75 anni, ha una Fiat 500 "ereditata dagli zii di Treviso", spiega lei stessa, immatricolata nel 1993. Quasi 30 anni fa. Benzina Euro 1, tra i veicoli “fuorilegge“ per i quali l’accesso in Area B è consentito solo previa registrazione al sistema Move-In, che rende possibile guidare in città fino a un tetto massimo di chilometri annui. "Ecco... la mia auto è ferma dal carrozziere da quasi un anno perché ha bisogno di un nuovo carburatore ma non so se mi convenga installarlo: ho a disposizione circa 2mila chilometri in Regione Lombardia e appena 300 chilometri a Milano. Vuol dire poco più di 800 metri al giorno. Ma che senso ha? Non riuscirei neppure a percorrere la mia via avanti e indietro. Per me è una presa in giro. Preferirei che mi si dicesse chiaramente che l’auto è da rottamare". Ancora: "Perché – domanda – a Milano ho a disposizione pochissimi chilometri rispetto al totale di cui posso beneficiare? Io, cittadina milanese, non ho motivo di uscire dai confini della città ma posso guidare praticamente solo in altri comuni". La signora, che è anche nonna, pensionata dopo aver lavorato come dipendente della Provincia di Milano "nell’unità operativa espropri", scrive da mesi a Comune e Municipio 2 "perché vorrei ricevere risposte soddisfacenti ai miei quesiti. Non le ho ricevute e vorrei far sentire la mia voce". La sua è una protesta "per una questione di principio, perché io mi sposto in città solo con la bicicletta e i mezzi pubblici. Dal quartiere di Precotto, in cui vivo, vado a trovare i miei tre nipotini in zona Loreto prendendo la metropolitana o pedalando. Sono comodissima, tranne quando ho contenitori di cibo da trasportare. E se ho proprio bisogno dell’auto utilizzo quella di mio marito, benzina Euro 4, che per adesso può circolare liberamente. "Intanto la mia “cinquecentina“ è ferma dal meccanico e non so che fare". La signora ha provveduto lo scorso anno a far installare la “black box“ per il conteggio dei chilometri. "Ce l’ho da settembre 2021. A dicembre dello scorso anno, la 500 si è fermata. Ho chiamato il mio meccanico di fiducia, che l’ha trainata fino all’officina e mi ha detto che il carburatore è da cambiare (spesa prevista: 400 euro). Ma cosa devo fare? Se il numero di chilometri che posso percorrere in città è ridicolo, non mi conviene neppure farla riparare". Ora avrebbe diritto allo stesso numero di chilometri dello scorso anno, rinnovando il servizio. La donna chiede "che venga adottato un sistema uguale in tutta la Regione, con un numero di chilometri annui percorribili serenamente nei momenti di necessità su tutto il territorio. E che sia il cittadino a scegliere dove andare con la macchina, in base alle sue necessità. Io, che raramente mi metto al volante di un’auto, riconosco che ci sono momenti o situazioni in cui l’auto è quasi indispensabile".

Dagli uffici comunali, la signora ha ricevuto delle risposte: "Le percorrenze annue concesse a Milano sono inferiori a quelle dell’intero territorio regionale vista la limitata estensione di Area B e sono state definite in modo da risultare compatibili con gli obiettivi prefissati da Area B in tema di riduzione delle emissioni da traffico stradale". Da Palazzo Marino aggiungono che negli ultimi anni sono stati erogati contributi pubblici per la sostituzione di veicoli nocivi all’ambiente con nuovi mezzi meno inquinanti da acquistare. La settantacinquenne però non è soddisfatta. "La mia auto probabilmente sarà da demolire. Ma non trovo giusto “costringermi“ a farlo consentendomi di guidare appena per 800 metri al giorno, nella mia città".