
Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Aiea, e Attilio Fontana presidente di Regione Lombardia
Ricorrere all’energia nucleare per accelerare la transizione ecologica e utilizzarla anche in settori strategici come la medicina e l’agricoltura. Sono questi gli obiettivi principali del Protocollo d’intesa firmato ieri a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dal direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Mariano Grossi. Si tratta del primo memorandum siglato dall’agenzia a livello regionale. La firma è avvenuta durante l’evento “Tecnologie nucleari e applicazioni per un futuro sostenibile“. Tra i relatori del convegno anche Luca Mastrantonio, amministratore delegato di Nuclitalia, e Guido Brusco, della direzione generale Risorse Naturali di Eni. In videomessaggio il sottosegretario agli Affari Esteri, Giorgio Silli. "Questo accordo – ha sottolineato Fontana – conferma il ruolo da protagonista di Regione Lombardia nella promozione delle tecnologie più all’avanguardia a servizio dello sviluppo sostenibile. Segna l’inizio di un percorso che ci porterà a superare le difficoltà attuali. Il nucleare è una strada percorribile per favorire la transizione ecologica, è una delle opzioni da sfruttare all’interno di un mix energetico green. Non possiamo continuare a dipendere da risorse che ci mettono in difficoltà, sia a causa di problemi geopolitici sia per le questioni economiche legate ai materiali necessari per la produzione. I reattori nucleari di nuova generazione sono assolutamente sicuri e non devono più generare le preoccupazioni di un tempo". "Oggi (ieri ndr) – ha detto il presidente dell’AIEA – è un giorno particolarmente positivo. Questo memorandum è il primo nella storia dell’agenzia a livello regionale. E questo è la testimonianza delle capacità che questa regione ha da offrire sul piano scientifico, culturale e tecnologico". Quanto alla possibilità di un impianto in Lombardia, Fontana, a domanda, ha risposto: "Credo sia sbagliato il concetto di centrale: non ci saranno più delle centrali ma ci saranno dei macchinati diversi".