
Su Instagram gli scatti dei look
Milano, 9 giugno 2017 - Per i mesi invernali predilige la pelliccia anche se ai piedi indossa un paio di comode sneaker. La collezione primavera-estate è invece rosa confetto, con un bel particolare – dagli occhiali allo smalto delle unghie – per farsi guardare. Perle al collo, rossetto, è sempre fresca di piega, con i capelli che virano sul biondo, belli cotonati, a incorniciarle il viso. È la «sciura» della porta accanto, una delle icone intoccabili della milanesità, la nuova protagonista del web. Da quando ha fatto capolino in punta di piedi su Instagram, è subito diventata un fenomeno, con ben 30.300 fan. Alla faccia del «Milanese imbruttito», che ne conterà di più ma sul web naviga ormai da tempo, la «sciura» sfila tutti i giorni a testa alta nella città della moda.
A tracciarne un ritratto quotidiano è stato uno studente del Sud di 24 anni, folgorato da Milano, che ha iniziato a postare foto delle signore over 60 più «stilose» incontrate per caso e ha deciso di aprire per loro un profilo ad hoc. Scatti «rubati» a passeggio per strada, in metropolitana o al bistrot. In calce a ogni fotografia, fiumi di commenti. C’è la sciura in sella alla bicicletta verde, con la giacchetta verde acqua – «Notare il catenaccio nel cestino posteriore in perfetta nuance con il telaio della bici», sottolineano i più attenti – e c’è la sciura impeccabile col cartone della pizza in mano, che per un suo follower sembra dire: «Mi vergogno a portare su questo cartoccio che non si intona al carré» mentre un altro le consiglia la prossima volta di richiedere «un cartone di Missoni».
Una signora con gli occhiali tondi e la giacca alternativa – «très chic» – fa la spesa al mercato mentre due amiche sembrano essere appena uscite da Buckingham Palace. Omaggio a una delle bandiere della «Milano bene», pura satira o sfottò? Se l’idea dello street style all’ombra del «Domm» sembra essere piaciuta anche a stilisti del calibro di Stefano Gabbana o alla fashion blogger Chiara Ferragni, che compare fra i seguaci, qualcuno punta il dito sulla privacy violata e sull’ironia di dubbio gusto, leggendo fra le righe e fra le rughe non un elogio all’icona milanese, ma un attacco alla femminilità e a quelle donne che, nonostante le primavere alle spalle, dimostrano di tenere a se stesse. Qualcuno forse si lascia andare a critiche stilistiche di troppo e a battutacce, ma alla fine vince lei: è sull’alzaia del Naviglio Martesana e si ferma a fare ginnastica alzando la gamba sino all’altezza delle spalle, e i più giovincelli non posso che ammettere la dura realtà: «Lo faccio io e mi spezzo».