Una festa in piazza tra laboratori, stand, racconti. L’ha organizzata la scuola di italiano per stranieri, che è gestita da “Salute senza frontiere“, un’associazione che lavora per promuovere i diritti umani e per favorire i processi di inclusione, in collaborazione con il centro provinciale di istruzione per adulti e il supporto degli oratori San Giuseppe e San Marco. Nel 2017, con l’arrivo della Giunta Rocchi, la scuola fu per mesi al centro del dibattito politico: l’amministrazione di centrodestra non rinnovò la convenzione che ospitava le attività nello stabile comunale di via Milano con motivazioni economiche. Furono raccolte 3.058 firme, ma la giunta restò immobile sulla decisione, spiegando che già Alci e Caritas svolgevano corsi simili. Dal 1992 la scuola ha visto oltre 3.500 persone imparare l’italiano a Cologno. Oggi i docenti, tutti volontari (e autotassati per pagare affitto, bollette e materiali), auspicano un ritrovato sostegno dalla neo amministrazione. "Abbiamo circa 250 studenti e una lista d’attesa – spiega Roberto Galofaro –. Il mio allievo tipo è una donna 50enne che fa la badante, ma ci sono anche adolescenti. Abbiamo coperto il servizio anche durante il Covid: facevamo lezione online e avevamo parenti degli studenti che si collegavano dall’Equador perché volevano venire in Italia". Venti insegnanti, il 90% di donne tra i banchi. "La mattina ci sono soprattutto arabe, perché non lavorano, mentre le sudamericane vengono il sabato – racconta Ambrogio Manenti –. Abbiamo persone dell’America latina di recente immigrazione, soprattutto donne di 30-40 anni. Signore del Nord Africa, che sono qui da alcuni anni con la famiglia e sono regolari perché magari il marito è arrivato 10 anni fa. Giovani dello Sri Lanka e del Bangladesh. A Cologno gli stranieri sono il 17% della popolazione". L’associazione una volta a settimana dà anche consulenza sanitaria a chi non è in regola. "Siamo 4 medici e forniamo indicazioni per le situazioni di emergenza e non solo – conclude Rosaria Reggiani – perché in Lombardia gli irregolari non hanno diritto per legge neanche al medico di base".
Cronaca"Insegniamo l’italiano agli stranieri". I docenti volontari chiedono aiuto
"Insegniamo l’italiano agli stranieri". I docenti volontari chiedono aiuto
Nel 2017 la giunta non rinnovò la convenzione: da allora chi lavora gratis si autotassa per bollette e affitto
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