GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Iniziativa dei residenti in via Sangallo La via chiude al traffico per lavori E parte l’isola pedonale spontanea

Aperitivi, giochi e persino il cinema in strada. Tutto organizzato dal basso una volta avviato il cantiere. Sostegno dal Comune e dal Municipio. Maran: "Sperimentazione possibile". Mazzei: "Resti così".

Iniziativa dei residenti in via Sangallo  La via chiude al traffico per lavori  E parte l’isola pedonale spontanea

Iniziativa dei residenti in via Sangallo La via chiude al traffico per lavori E parte l’isola pedonale spontanea

di Giambattista Anastasio

Quel tratto di strada è stato chiuso al traffico il 29 maggio, quando è stato avviato un cantiere per portare in zona il teleriscaldamento. All’inizio la via è sembrata vuota e deserta. Poi alcuni di coloro che vi lavorano o vi risiedono hanno iniziato a vederla con occhi diversi: né vuota né deserta, ma una via libera e liberata, uno spazio nel quale poter stare insieme e nel quale poter fare attività all’aria aperta. Sfumature che, però, fanno la differenza. È così che via Sangallo è diventata la prima via di Milano ad essere stata pedonalizzata dal basso, spontaneamente. La prima via nella quale un cantiere – seppur ristretto all’altezza dell’incrocio tra via Canaletto e via Beato Angelico – anziché esser vissuto come un problema, si è trasformato in un’opportunità.

A dare il via alla pedonalizzazione informale è stata Marta Mez, pittrice che in via Sangallo ha il suo atelier: già il 30 maggio ha appeso 15 volantini da lei realizzati sui portoni di altrettanti condomini coi quali ha invitato i residenti a partecipare ad un aperitivo in strada, due giorni più tardi, "per conoscersi meglio". "Sono scesa con una bottiglia di vino e una cassa per la musica – racconta Marta – senza sapere cosa aspettarmi. La risposta è stata incredibile: ad un certo punto all’aperitivo in strada c’erano più di 60 persone di ogni età". "La via era pervasa di gioia" conferma Massimo Lafronza, un residente che sta a sua volta promuovendo iniziative per grandi e piccoli. Il giorno stesso Marta decide di raccogliere tutti i numeri di telefono dei presenti e crea, così, il gruppo WhatsApp della via, che fino a quel momento non ne aveva.

Da qui in avanti è un fiorire di attività sull’asfalto. Domenica scorsa, il 4 giugno, c’è stata una sessione gratuita di yoga per strada "e anche in questa occasione – assicura Massimo – la partecipazione è stata straordinaria". Domani sera ci sarà il cinema all’aperto: "Utilizzeremo come schermo un grande lenzuolo appeso alla vetrina di un negozio" fa sapere Marta –. Il bello è che i bambini sono tornati a condividere il proprio tempo con i loro coetanei stando fuori casa – ora facendo disegni sull’asfalto con i gessetti ora riscoprendo antichi giochi di strada – e alcuni anziani del quartiere hanno, a loro volta, smesso di stare a guardare dai balconi e si sono uniti a noi". "Allora perché non sognare una via Sangallo sempre così?": a porsi la domanda è Marco Mazzei, consigliere comunale della Lista Sala, che ha scritto all’assessore alla Mobilità, Arianna Censi, e alla presidente del Municipio 3, Caterina Antola, perché la pedonalizzazione diventi permanente. E i residenti ieri hanno ricevuto la telefonata di Pierfrancesco Maran, assessore comunale al Piano Quartieri, l’assessore (anche) delle piazze tattiche: "La bellezza di Milano è che ci sono cittadini che spontaneamente danno vita a queste iniziative. Ora nessuna decisione dall’alto: ho detto ai residenti che insieme al Municipio si può valutare una pedonalizzazione sperimentale almeno per l’estate", fino a settembre. Poi si vedrà.