REDAZIONE MILANO

Spaccia cocaina e marijuana in pieno centro, arrestato ingegnere: "La mia azienda è in crisi, devo arrotondare"

Era anche armato di due pistole, A.B., ingegnere italiano di 38 anni arrestato dalla polizia per spaccio di droga. In suo possesso trovati sei chilogrammi di marijuana, 125 grammi di cocaina. Ha spiegato che la sua azienda era in crisi e per questo voleva arrotondare spacciando (FOTO)

Droga, denaro e pistole sequestrati all'imprenditore-spacciatore a Milano

Milano, 11 agosto 2014 - Spacciava in pieno centro a Milano per arrotondare le entrate economiche mensili: la polizia ha arrestato un ingegnere di 38 anniL'uomo, A.B., 36 anni, italiano, è stato individuato e arrestato dagli agenti del commissariato centro. In suo possesso sono stati trovati ben sei chilogrammi di marijuana, 150 grammi di cocaina e due pistole di cui una con matricola abrasa. Tutto il materiale trovato in suo possesso è stato sequestrato dalla polizia, l'accusa è di spaccio di stupefacenti.

A.B., piccolo imprenditore e tossicodipendente, ha dichiarato che la sua azienda e' in crisi e, non avendo guadagni, spacciava per potersi procurare la droga a sua volta. L'uomo e' stato arrestato ieri pomeriggio, mentre si trovava in auto con un professionista milanese, forse un acquirente, estraneo ai fatti. Addosso aveva 16 grammi di eroina e un bilancino di precisione e, una volta perquisita la sua casa, e un'abitazione in cui vive con la fidanzata straniera, che al momento non e' in Italia, sono saltati fuori altri 150 grammi di cocaina e 6 chili di hashish.

Le pistole rinvenute durante la perquisizione sono un revolver Smith & Wessons rubato anni addietro e una pistola semiautomatica con la matricola abrasa. L'uomo ha dichiarato di detenerle per conto di altri. Ai poliziotti ha detto che l'azienda di cui e' socio (che produce materiali gommosi ed era una volta del padre) da tre anni non divide piu' utili e che quindi lui, senza stipendio e tossicodipendente, ha cominciato a spacciare per mantenere il suo abituale tenore di vita. Gli agenti gli hanno anche trovato sulla rubrica del telefono sms con cui probabilmente i suoi acquirenti, tutti professionisti o imprenditori, lo contattavano.