Influenza record, assalto al Pronto soccorso

Virus respiratori, bambini e adolescenti in Pediatria: all’Asst Melegnano e Martesana 900 ingressi a dicembre

Influenza e virus respiratori: in aumento gli accessi al Pronto soccorso da parte di bambini e adolescenti. All’Asst Melegnano e Martesana il mese di dicembre è andato in archivio con un totale di 900 ingressi al pronto soccorso pediatrico contro i 650 del dicembre 2021; la maggior parte, circa il 40%, era legato a patologie respiratorie. Numeri da post pandemia, ossia riflesso di una fase, dove la dismissione delle mascherine ha portato ad una maggiore circolazione dei virus.

E se gli episodi legati al Covid sono stati "pochi e del tutto gestibili, si sono registrate numerose bronchioliti da virus sinciziale, o altre cause: in più di un caso si è dovuto ricorrere all’ossigeno per trattare i pazienti - ricorda Paola Bruni, direttore del dipartimento materno-infantile dell’Asst Melegnano e Martesana -. Numerosi anche i casi d’influenza, soprattutto nei primi mesi, o anni di vita".

Sotto controllo la situazione in questi primi giorni del nuovo anno: gli accessi al pronto soccorso pediatrico di Vizzolo sono stati 69 nel periodo compreso tra il 6 e l’8 gennaio, 116 dal 6 al 10 gennaio, con una media, invariata, di 23 al giorno. Si prevede tuttavia un incremento, da qui alle prossime settimane, "visti anche il ritorno delle temperature rigide e i livelli d’inquinamento atmosferico che incidono sulle vie aeree", spiega l’esperta.

A far schizzare in alto il numero d’ingressi al Pronto soccorso potrebbe essere il colpo di coda dell’influenza. E allora, come proteggere i bambini? "Il periodo ideale per sottoporsi alla vaccinazione è tra novembre e dicembre, prima del picco influenzale - osserva Bruni -. Anche adesso tuttavia è possibile vaccinarsi per avere una copertura contro quest’ultima fase del virus".

Se dovessero insorgere febbre e sintomi respiratori, "il bambino molto piccolo va visto da un pediatra, o dal personale del pronto soccorso. Nei neonati sotto i tre mesi la febbre è sempre un campanello di allarme". Nel caso di bambini in età scolare, "se le condizioni generali sono buone è consigliabile un periodo di osservazione, a casa, di 48-72 ore per valutare l’evolversi della situazione. Nel frattempo, è possibile tenersi in contatto col medico anche solo telefonicamente, o via mail, e procedere alla somministrazione di anti-febbrili, lavaggi nasali e aerosol. E’ sempre consigliabile una visita se la febbre è associata ad altri sintomi, come eccessiva sonnolenza, cefalee importanti, respirazione accelerata, tosse insistente e aggressività". No all’antibiotico per sindromi virali.

 

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