Nuovo stadio Milan alla Maura? Sala-Cardinale, incontro terminato

Si è da poco concluso l’incontro tra il sindaco di Milano e il volto di Red Bird, il gruppo americano proprietario del club rossonero

Gerry Cardinale all'uscita da palazzo Marino

Gerry Cardinale all'uscita da palazzo Marino

Milano – Il Milan ha scelto l’area dove attualmente si trova l’ippodromo de La Maura per realizzare il suo nuovo stadio in autonomia dall’Inter? L’ipotesi, negli ultimi giorni, si è fatta calda: nessuna dichiarazione ufficiale da parte del club rossonero, ma la conferma autorevole arrivata dal sindaco Giuseppe Sala. Il quale ieri, dopo un rapido incontro con i vertici delle due società, ha dichiarato ai giornalisti di avere appreso “di un interesse formale” da parte del Milan per l’area fra San Siro, Lampugnano e il parco di Trenno, dopo che a metà febbraio si era avuta una prima indiscrezione in questo senso. 

La pista de La Maura, quindi, l’ultima in ordine di tempo a spuntare fra le papabili, dopo Sesto San Giovanni e San Donato, sembra aver scalzato le altre, proprio come un trottatore in rimonta allo sprint finale in una corsa

Faccia a faccia  

Si è da poco conluso intanto l’incontro tra il primo cittadino e Gerry Cardinale, il volto di Red Bird, il gruppo americano proprietario del Milan. "Oggi pomeriggio incontrerò Gerry Cardinale per capire se veramente il Milan vuole andare nell'area de La Maura, e quindi capire cosa fare”, aveva dichiarato Sala in mattinata.

Nel faccia a faccia è stato affrontato il dossier San Siro: una partita intricata in cui – è notizia di oggi – spunta l’eventualità  che anche l’Inter scelga di realizzare un nuovo campo, in questo caso ad Assago. Sala, così, rimarrebbe con un enorme cerino in mano: il vecchio Meazza che, al momento, pare non interessare più nessuno.

"È chiaro - aveva aggiunto Sala - che io in questo momento non posso che essere in ascolto e poi verificare tecnicamente come gestire le cose. Mi pare, ripeto, che ci sia una accelerazione del Milan e voglio verificarla oggi con la proprietà".

La posizione di Snaitech

Intanto questa mattina Snaitech, attuale proprietaria dell’area su cui sorge l’ippodromo del trotto, tuttora attivo con due riunioni a settimana, ha diffuso una nota in cui è riportata la sua posizione sulla vicenda. Nella nota la società conferma di aver “sottoscritto un accordo preliminare di compravendita per l’area che include l’Ippodromo Snai La Maura”. Il che, aggiungono da Snaitech, non vuole certo dire che i terreni siano già stati venduti.

Ulteriore precisazione, il preliminare “non è stato sottoscritto con una società sportiva”: un modo per chiarire che Snaitech non sta discutendo con il Milan (e nemmeno con altri soggetti) della possibilità di realizzare lo stadio alla Maura. Se discussioni sono in corso – perché di trattative ancora non si può parlare – a confrontarsi in via del tutto preliminare sono i rossoneri e la F3A green, la società partecipata al 50% dal gruppo di real estate Fcma che ha sottoscritto la bozza di intesa con Snaitech.

Nell’accordo Snaitech-F3A green, precisa ancora la società che continua a gestire La Maura, è previsto “esplicitamente l’obbligo a garantire a Snaitech un diritto permanente volto a tutelare le attività di allenamento e di svolgimento delle corse ippiche”.

Lo stadio del cavallo

In questo quadro complicato è sullo sfondo il progetto – confermato - di Snaitech di realizzare uno “stadio del cavallo” sull’attuale ippodromo del galoppo di San Siro: qui verrebbero unite le corse di galoppo e trotto ma troverebbero spazio anche le gare di equitazione.

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