DANIELE
Cronaca

Inclusione. Gli istituti si organizzino

La scuola dell'inclusione promuove la carriera alias per consentire agli studenti transgender di utilizzare un nome diverso da quello anagrafico. Questa iniziativa mira a favorire il benessere dei giovani e a prevenire eventuali situazioni di disagio che potrebbero portare all'abbandono scolastico. Tuttavia, l'adozione della carriera alias dipende dalla sensibilità delle singole direzioni scolastiche, poiché mancano linee guida ministeriali in merito.

Nappo*

La carriera alias nelle scuole è ormai una realtà diffusa negli ultimi anni. La scuola dell’inclusione aggiunge un’ulteriore iniziativa a favore del benessere dei giovani e permette loro di scegliere il nome. Gli studenti transgender devono avere l’opportunità di utilizzare in alcuni ambiti un nome diverso da quello anagrafico e anche le scuole devono adottare questo approccio. Ogni persona in transizione di genere deve essere riconosciuta con il nome che ha scelto: non si devono creare agli allievi difficoltà che, se non risolte, possono portare anche all’abbandono scolastico. La regolamentazione della “carriera alias” prevede che lo studente dimostri di aver intrapreso un percorso psicologico e/o medico per consentire l’eventuale riattribuzione di sesso, di veder utilizzato il nome da lui scelto su documenti come il registro elettronico e i documenti in generale. Ovviamente non tutti possono cambiare nome, e non sugli atti ufficiali: bisogna supportare, congiuntamente alle famiglie, lo studente che vive l’essere chiamato con un nome che non lo rappresenta come un imbarazzo e che vuole riconosciuta questa sua esigenza. Essere a favore significa perseguire un atto di civiltà e di rispetto per far sentire il ragazzo/a in una condizione più serena. Accoglienza e inclusione, da ogni punto di vista, diversità come ricchezza e benessere dell’allievo è il principale obiettivo della scuola in relazione a qualsiasi condizione dei giovani. Purtroppo il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha mai stilato linee guida che forniscano da modello alle scuole per stendere i protocolli e così l’adozione della carriera alias dipende dalla più o meno alta sensibilità delle singole direzioni scolastiche, a volte disorientate sul da farsi, anche nel poter usare bagni, spogliatoi, eventuali divise scolastiche in base al genere scelto.

*Scuola Freud Milano