Milano, 18 settembre 2024 – Due incendi gravi, tra questa notte e le prime ore della mattinata, tra Milano e provincia, hanno causato un morto, due ferite e centinaia di sfollati. A Milano, in via Trasimeno al quartiere Adriano un rogo è scoppiato all'ottavo piano di una palazzo di 19 piani. L’allarme alla sala operativa dei vigili del fuoco è giunto alle 5.30.
L’incendio a Quartiere Adriano
Da una prima ricostruzione le fiamme si sono sviluppate in un bilocale all'ottavo piano, pare da una ciabatta elettrica, ove in quel momento si trovava una donna di 43 anni. Fortunatamente non ha riportato gravi ferite, avrebbe respirato i fumi prodotti dalla combustione ed è stata affidata alle cure dei sanitari per essere poi portata in codice giallo al Niguarda. Tra le persone intossicate ci sarebbe anche una neonata. Una terza persona è stata portata in codice verde al San Raffaele.
Sul posto numerosi mezzi dei vigili del fuoco e ambulanze mentre sono stati messi a disposizione alcuni autobus per accogliere gli sfollati in attesa che l'incendio fosse domato e fosse verificata l'agibilità del palazzo. Poco prima delle 9 le squadre dei Vigili del fuoco (sette in tutto per un totale di una quarantina di uomini) hanno iniziato a far rientrare lentamente le famiglie che in un primo momento erano state opportunamente allontanate. La situazione, sottolineano i Vigili del fuoco, pertanto è sotto controllo. Oltre all'appartamento dove è avvenuto l'incendio, sono stati dichiarati inagibili per ora a scopo precauzionale altri quattro appartamenti corrispondenti ai piani superiore e inferiore.
Le testimonianze
"Erano le 5 meno un quarto, stavamo dormendo tutti, quando siamo stati svegliati dalle urla della vicina di casa che batteva forte i pugni alla nostra porta. Io e mia madre siamo corsi per cercare di capire che cosa stesse succedendo, ma dallo spioncino non si vedeva nulla perché era tutto annerito, così abbiamo aperto e ci siamo trovati di fronte una scena incredibile: il pianerottolo pieno di fumo, alcune parti del soffitto che si stavano sciogliendo e cadevano a terra e la nostra vicina in pigiama, sconvolta, con delle bruciature addosso, che tossiva e chiedeva aiuto".
Così comincia il racconto all'Adnkronos di un giovane vicino di casa della ragazza dal cui appartamento sono divampate le fiamme che hanno avvolto l'ottavo piano della 'Torre di Adriano', un grattacielo di 21 piani inserito in un complesso immobiliare al civico 48 di via Trasimeno, nel quartiere Adriano, a Milano. "Il pianerottolo era invaso dal fumo -spiega- non si riusciva a vedere nulla, così abbiamo fatto entrare subito la vicina, le abbiamo dato dei vestiti per coprirsi e poi ci siamo messi tutti dei panni bagnati sul viso e davanti alla bocca. Mia sorella nel frattempo ha chiamato i soccorsi e mio padre ha provato ad uscire per aprire il bocchettone dell'idrante a muro che sta nel pianerottolo. Purtroppo non riusciva a stare più di tre secondi perché l'aria era irrespirabile, oltre al fatto che il rubinetto era bollente. Al che abbiamo deciso di metterci in salvo correndo verso le scale per scendere. Sono stati pochi secondi, ma terribili perché non si vedeva niente, a terra c'erano le macerie e si faceva davvero molta fatica a respirare. È stato molto tosto. Davvero tanto...".
I primi rilievi
Secondo i primi rilievi dei vigili del fuoco, le fiamme sarebbero divampate dalla zona giorno del bilocale della ragazza, ma le cause dell'innesco sono ancora in fase di accertamento. I tecnici non escludono cause elettriche. Probabilmente si potrebbe trattare di un corto circuito da una ciabatta elettrica: "La nostra vicina ci ha detto di essere stata svegliata dal rumore delle scintille; parlava di una lampadina, credo una di quelle che si appoggiano al computer". Immediati i soccorsi: "Polizia e vigili del fuoco sono arrivati in breve tempo; noi, dopo essere corsi per le scale ci siamo fermati al piano di sotto; abbiamo lanciato l'allarme agli altri condomini, suonando alle porte. Erano tutti spaesati, vista l'ora e il fatto che la maggior parte di loro stava dormendo".
Per i residenti dei piani superiori invece sono state fondamentali le indicazioni delle forze dell'ordine: "I pompieri e i soccorritori, che nel frattempo erano arrivati, hanno detto loro di recarsi nella parte più alta del palazzo, in modo di stare lontani dal fumo, nel frattempo che venivano spente le fiamme. C'era un signore del nono piano che non riusciva a scendere perché è anziano, quindi sono saliti a prenderlo e lo hanno portato in salvo". Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della protezione civile: "Dopo averci fatto scendere in strada tutti, ci hanno portato di fronte alla chiesa per farci stare in sicurezza; la protezione civile ci ha dato delle coperte, delle cose calde da bere e da mangiare. C'era l'ambulanza per chi aveva bisogno. I pompieri nel frattempo hanno spento l'incendio, poi hanno effettuato subito i sopralluoghi per verificare che le abitazioni fossero agibili e alla fine hanno fatto risalire tutti, gradualmente".
Al momento, inagibili restano 5 appartamenti. Le famiglie di tutti gli altri sono tornate nelle abitazioni.
La tragedia di Corsico
Poche ore prima, invece, a Corsico un uomo di 58 anni è stato trovato carbonizzato all'interno del suo appartamento. L'allarme è stato dato intorno alle 2 e sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti gli operatori del 118 che però non hanno potuto fare nulla se non constatare la morte dell'uomo. Ignote, allo stato, le cause dell'incendio.