Dal fumo alle fiamme in appena tre minuti: i nuovi video del rogo della Torre dei Moro

Nelle immagini dei residenti della zona, ora agli atti dell’inchiesta, il veloce passaggio dalle volute al fuoco vero e proprio

Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sul luogo del disastro

Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sul luogo del disastro

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Milano - Tre minuti o poco più. Prima il grattacielo avvolto dal fumo e poi, nel brevissimo spazio di 180 secondi, la Torre dei Moro di via Antonini che si trasforma in una torcia di fiamme con pezzi incandescenti della struttura che volano verso il basso. Lo mostrano alcuni nuovi video, realizzati da residenti della zona, ora agli atti dell’inchiesta della Procura coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Marina Petruzzella. Con gli accertamenti condotti dai vigili del fuoco è stata anche individuata la ditta che avrebbe realizzato i pannelli di rivestimento esterno dell’edificio, la Aza Aghito Zambonini di Fiorenzuola (Piacenza). Quanto alle nuove immagini del disastro, la conferma che dal primo momento in cui si è sviluppato il rogo (probabilmente in un appartamento al 15esimo piano) a quando il palazzo è stato completamente avvolto dalle fiamme, come già era già emerso sarebbe passato al massimo un quarto d’ora.

Nei nuovi video raccolti dagli inquirenti, che rimandano le immagini più drammatiche del rogo, si vede la Torre già avvolta dal fumo e poi però, nel giro di pochissimo, il grattacielo che va a fuoco come una torcia con pezzi di struttura avvolti dalle fiamme che cadono verso terra. Dalle prime analisi è stato accertato che a propagare con grandissima rapidità il rogo è stato un “effetto camino“ dovuto allo spazio di aria che stava tra il “cappotto termico“ di rivestimento esterno e la struttura principale dell’edificio. Allo stesso tempo, i pannelli del rivestimento sono andati a fuoco velocemente bruciando "come cartone", a detta degli stessi inquirenti. I vigili del fuoco stanno verificando quale materiale sia stato usato per i pannelli, anche per accertare se quello indicato nei documenti di costruzione sia quello poi effettivamente utilizzato. Tutte le analisi in corso, anche sul funzionamento dei sistemi antincendio (pare che non si sia attivato l’allarme e che le bocchette dell’impianto idrico non funzionassero in molti piani), saranno effettuate tenendo conto delle normative in vigore, come il testo unico del 2011 sulla prevenzione degli incendi.

Sul tavolo dei pm è attesa a breve la prima informativa dei vigili del fuoco che lavorano per capire per quale motivo e dove esattamente si sia originato l’incendio, anche per poter ricostruire con la maggior precisione possibile le fasi successive. Ma sull’origine dell’innesco, dopo i sospetti sull’appartamento del 15esimo piano, è arrivata la testimonianza del custode dello stabile che ha riferito a verbale di essere entrato in quei locali per dar da bere alle piante e che l’interruttore di energia elettrica sarebbe stato staccato dal proprietario al momento della partenza per la sua lunga vacanza in Sicilia. "Oggi finalmente potremo constatare cosa rimane dei nostri effetti personali. Molte persone e molte famiglie hanno necessità di aiuto", ha scritto ieri su Instagram il rapper Mahmood, uno degli abitanti della Torre.

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