MASSIMILIANO MINGOIA e NICOLA PALMA
Cronaca

Incendio alla Rsa Casa per Coniugi a Milano, altri indagati in arrivo

Investigatori nella sede Proges e all’assessorato al Welfare. Vertice in Procura. L’opposizione chiede una commissione d’inchiesta

Il dolore e la paura dei sopravvissuti all’incendio nella casa di riposo

Milano – Altra accelerazione nell’inchiesta sul rogo nella Rsa, in vista delle iscrizioni nel registro degli indagati. Ieri la squadra di polizia giudiziaria del pool "Tutela salute, ambiente e lavoro" della Procura si è presentata negli uffici dell’assessorato comunale al Welfare e nella sede parmense della cooperativa Proges per acquisire una serie di documenti. Il materiale servirà con ogni probabilità a individuare le figure responsabili in un caso della coop che gestisce la residenza "Casa per Coniugi" in cui si è sviluppato il rogo che ha ucciso sei anziani e nell’altro dei tecnici che si sono occupati della questione legata al bando per la riparazione dell’impianto di rilevazione fumi della struttura di via dei Cinquecento.

Da quell’elenco, i magistrati titolari del fascicolo, l’aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Maura Ripamonti, potrebbero tirar fuori quei quattro-cinque nomi da indagare insieme a quello della direttrice Claudia Zerletti (che ha già ricevuto nei giorni scorsi un’informazione di garanzia), così da dar loro la possibilità di nominare avvocati e consulenti di parte prima delle autopsie sui cadaveri di Nadia Rossi, Laura Blasek, Mikhail Duci, Paola Castoldi, Loredana Labate e Annamaria Garzia.

Oggi è in programma un vertice a Palazzo di Giustizia, a cui prenderanno parte anche i vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendi, incaricati di ricostruire la dinamica di innesco delle fiamme e di valutare il funzionamento dei sistemi antincendio, e i poliziotti della Squadra mobile, che invece si stanno concentrando sulla gestione delle primissime fasi dell’emergenza scattata qualche minuto dopo l’una di venerdì scorso e sull’intervallo di tempo compreso tra la chiamata di aiuto della signora Rossi in portineria e la telefonata della custode al 112 per richiedere l’intervento di pompieri e ambulanze.

L’opposizione di centrodestra, intanto, si compatta per chiedere al Consiglio comunale "di istituire una Commissione d’inchiesta per fare luce sulla vicenda drammatica della Rsa Casa dei Coniugi e per approfondire la situazione delle Convenzioni e dello stato degli immobili di tutte le Rsa del Comune", si legge in una nota firmata da Deborah Giovanati della Lega, Alessandro De Chirico di FI ed Enrico Marcora di FdI. Il regolamento comunale recita che una commissione d’inchiesta possa essere istituita solo quando ne facciano richiesta almeno 2/5 dei consiglieri. Ciò vuol dire che per farla nascere non basteranno i voti dei consiglieri di opposizione, ma servono i consensi di almeno una parte dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis, però, frena sulla richiesta del centrodestra: "Le indagini le svolge la magistratura. Oggi in Comune abbbiamo già tutti gli strumenti istituzionali, a partire dalla commissione consiliare competente (Welfare, ndr ), per fare tutti gli approfondimenti necessari sulla gravità di quanto avvenuto. C’è tutta la volontà di capire fino in fondo cosa sia successo".