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Milano, 28 ottobre 2022 - Secondo incendio a Milano in meno di 24 ore. Il rogo è divampato ieri notte alle 3.40 in un alloggio al piano terra del caseggiato popolare di via Rizzoli, di proprietà del Comune e gestito da MM, in zona Crescenzago, per cause ancora da accertare. Quattro persone fra cui una bambina di 9 anni sono state trasportate in ospedale in codice giallo per aver respirato il fumo. Nessuno è in pericolo di vita. Altre due persone sono state invece visitate sul posto, mentre tutta la palazzina di 8 piani (al civico 17) con 17 appartamenti è stata evacuata dai vigili del fuoco intervenuti con 5 squadre.
Sul posto anche 5 ambulanze e un’automedica. Trovato morto il cane della persona che abitava nell’appartamento incendiato, un uomo di 57 anni, italiano, rimasto ustionato a una mano e accompagnato all’ospedale Niguarda. Nello stesso pronto soccorso sono stati assistiti una donna di 49 anni e un giovane di 25, entrambi stranieri, per inalazione di fumo. La bambina di 9 anni è invece stata trasportata al San Raffaele. "La bambina – spiegano alcuni inquilini del caseggiato – è stata accompagnata in ospedale per precauzione, perché soffre di problemi respiratori".
Nello specifico sarebbe affetta da una patologia polmonare. Una volta spente le fiamme e verificata la stabilità del fabbricato (non sono stati riscontrati danni strutturali), le famiglie sono rientrate nelle loro case. Inagibile solo l’alloggio del piano terra; rimasto off limits anche quello al piano superiore per ulteriori controlli. Ieri pomeriggio, i resti dell’incendio erano ancora sotto gli occhi degli inquilini. "Questo rogo ha svegliato tutti nel cuore della notte. L’importante è che nessuno sia rimasto ferito in maniera grave. Le persone si sono riversate tutte in cortile, spaventate", racconta Ivo Del Zotto del comitato inquilini. "Non sappiamo quale sia la causa dell’incendio ma si vocifera che all’origine ci sarebbe una stufetta accesa o una sigaretta". Mercoledì mattina aveva perso la vita, forse sempre per colpa di una sigaretta “dimenticata“ il settantasettenne Renato Scaglione, residente al piano rialzato di via Lorenteggio 183, caseggiato Aler. Non ha avuto scampo, rimasto intrappolato tra le fiamme divampate all’improvviso.