MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Incendio nel palazzo popolare, caccia al piromane: “Aveva una felpa nera e il cappuccio sulla testa, è scappato in autobus”

Milano, carabinieri al lavoro per risalire al giovane che ha appiccato le fiamme nell’edificio di Quinto Romano

L'intervento di vigili del fuoco e carabinieri nel palazzo di via De Sica 1 a Milano

L'intervento di vigili del fuoco e carabinieri nel palazzo di via De Sica 1 a Milano

Milano – “Un ragazzo incappucciato ha dato fuoco alle masserizie fuori dal locale immondizia della scala A, per poi scappare a bordo di un autobus”. Da ieri pomeriggio non si parla d’altro nelle palazzine popolari di via De Sica 1 a Quinto Romano, estrema periferia ovest della città, dove poco dopo le 15 è divampato un incendio.

Per fortuna nessuno è rimasto ferito né intossicato ma è stato necessario evacuare tutta la palazzina di 10 piani durante le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco, intervenuti con 6 mezzi e una trentina di uomini. Difficile è stato uscire di casa, perché tutta la scala era invasa dal fumo. I pompieri, quindi, hanno iniziato le operazioni creando un varco per gli inquilini. Sul posto anche il 118 e i carabinieri che ora, insieme ai pompieri, stanno facendo luce sull’accaduto.

Le cause sono ancora in corso di accertamento ma stando agli elementi raccolti al momento non sembrano esserci dubbi sull’origine dolosa del rogo. Alcuni testimoni avrebbero notato un giovane vestito con una felpa nera e il cappuccio calato in testa avvicinarsi alle masserizie accatastate vicino al locale spazzatura della scala A, che si trova in un punto leggermente più in basso rispetto al piano strada, e appiccare il fuoco. “Poi è fuggito salendo sul bus della linea 80”, raccontano alcuni residenti del complesso, che è di proprietà del Comune ed è gestito da MM. I carabinieri sono al lavoro per individuare il presunto piromane.

"Tutta la porzione di palazzo che è stata a contatto con il fuoco ora è nera. In più sono caduti dei pezzi di soffitto: bisognerà verificare l’agibilità degli alloggi al primo piano”, dice Luciana Casiraghi, di 78 anni, che vive in via De Sica dal 1986 ed è tra gli inquilini storici. “Io mi auguro che questo episodio – aggiunge – spinga chi di dovere a ripristinare l’impianto di videosorveglianza: le telecamere ci sono ma purtroppo sono fuori uso da tempo e ce n’è bisogno”.