NICOLA PALMA
Cronaca

Carcere Beccaria, incendio appiccato in una cella: 4 detenuti e un agente intossicati nella notte

Milano, un’altra nottata difficile nel penitenziario minorile. Tutto è partito poco dopo la mezzanotte: il rogo innescato da un materasso dato alle fiamme

Evasione e rivolta al interno del carcere minorile Cesare Beccaria, Polizia Di Stato e Carabinieri per sedare la rivolta e catturare i fuggitivi, Milano,1 Settembre 2024, Ansa/Andrea Fasani

Evasione e rivolta al interno del carcere minorile Cesare Beccaria, Polizia Di Stato e Carabinieri per sedare la rivolta e catturare i fuggitivi, Milano,1 Settembre 2024, Ansa/Andrea Fasani

Milano, 13 marzo 2025 – L'ultimo precedente era datato 31 agosto 2024: quella sera, in tre, poi ripresi nei giorni successivi, avevano approfittato del caos generato da un incendio per scavalcare il muro di cinta e scomparire nel nulla.

Dopo sei mesi e mezzo di tranquillità apparente, il carcere minorile Beccaria torna a far parlare di sé sempre per lo stesso motivo: poco dopo la mezzanotte del 13 marzo 2025, alcuni detenuti hanno appiccato un rogo in una cella, dando alle fiamme un materasso secondo le prime informazioni.

FASANIAE91F75773F2D4A94B0FC7A675EE6C5B930EVASIONEERIVOLTAALINTER
Evasione e rivolta al interno del carcere minorile Cesare Beccaria, Polizia Di Stato e Carabinieri per sedare la rivolta e catturare i fuggitivi, Milano,1 Settembre 2024, Ansa/Andrea Fasani

L’allarme

Le guardie penitenziarie di turno si sono accorte di quanto stava accadendo e hanno subito chiamato i vigili del fuoco, che sono intervenuti in via dei Calchi Taeggi insieme ai carabinieri del Nucleo Radiomobile. Gli intossicati Stando a quanto risulta, i sanitari di Areu sono intervenuti con tre ambulanze e un'auto medica e hanno assistito complessivamente cinque persone lievemente intossicate dalle esalazioni, di cui quattro reclusi di età compresa tra 15 e 17 anni e un agente di 31 anni; per tre di loro si è reso necessario il trasporto nei pronto soccorso di San Carlo, San Paolo e Fatebenefratelli. È questo il bilancio dell'ennesima protesta andata in scena tra le mura dell'istituto in zona Bisceglie. La situazione è tornata alla normalità attorno alle 2.

La fuga di fine estate

Come detto, lo scorso 31 agosto era avvenuto un raid simile, durante il quale tre detenuti erano scappati. Poco meno di due mesi prima, la sera del 7 luglio, alcuni reclusi avevano dato alle fiamme effetti personali presenti nelle celle, generando un incendio che era stato domato nel giro di pochi minuti dagli agenti della polizia penitenziaria. Le fiamme e soprattutto il fumo che si era sprigionato avevano però avuto come effetto immediato il trasferimento dei giovanissimi reclusi della seconda ala in un altro settore.

La protesta di maggio

Altro episodio il 29 maggio, quando una settantina di detenuti aveva dato vita a una violenta protesta generata da una sanzione disciplinare a un detenuto minorenne e da un controllo antidroga. In quel caso, era stato stato necessario l'intervento degli agenti in assetto antisommossa per riportare la calma: alla vista dei poliziotti, i giovanissimi reclusi avevano subito messo fine al blitz, che comunque aveva provocato diversi danni ai vetri delle porte blindate e ad altri arredi del carcere.