"In tempi di crisi la violenza è dietro l’angolo"

L’imprenditore Macaluso: occorre sforzarsi di creare un clima più sereno e sicuro. I precedenti di Rozzano, Pieve Emanuele e Legnano

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Il posto di lavoro troppo spesso diventa terreno di scontro fra colleghi, datori di lavoro e dipendenti, capi reparto e addetti. Una lunga scia di sangue che colpisce ovunque. Nella stessa Rozzano teatro dell’accoltellamento di ieri, nell’aprile del 2021 una lite fra un dipendente e il datore di lavoro portò al licenziamento del lavoratore da parte dei dirigenti di Area Sud, azienda che opera nella raccolta dei rifiuti. Il giovane con problemi psichici poco tempo dopo per vendicarsi del licenziamento diede fuoco al capannone dove aveva sede la rimessa dei mezzi di lavoro, provocando ingenti danni. Identificato grazie alle immagini delle telecamere, il giovane fu arrestato.

A Legnano nel settembre scorso un diverbio scoppiato per futili motivi finì con una rissa che provocò l’intervento degli agenti del commissariato di via Gilardelli: la lite ebbe come teatro una pizzeria di via Roma dove, secondo la ricostruzione, si affrontarono il proprietario e un dipendente in quel momento fuori servizio. La lite degenerò in rissa, per fortuna senza gravi conseguenze. A Pieve Emanuele nel maggio del 2016 si arrivò addirittura allo scontro fisico tra dipendenti di diverse cooperative che lavoravano nello stesso magazzino merci. Lo scontro fu originato dal costo del lavoro; una delle due cooperative aveva accettato di lavorare a un prezzo inferiore rispetto all’altra.

"Le continue tensioni nel mondo del lavoro creano anche queste condizioni di nervosismo tra colleghi. Un male che danneggia i lavoratori come fanno gli infortuni – spiega Marco Macaluso, presidente del consiglio comunale di Rozzano, che ha un’azienda a poca distanza da quella dove è avvenuta la lite – –. La crisi economica ed energetica, la guerra e la pandemia hanno creato una instabilità nei rapporti umani sia tra colleghi che tra dipendenti e imprenditori. La sicurezza sul lavoro è molto importante, ma ha un costo che è tutto sulle spalle degli imprenditori, cosa che oggi comprendo bene avendo una azienda. Una delle soluzioni ad esempio potrebbe essere quella di spostare i denari destinati al Reddito di cittadinanza su investimenti per il lavoro e per la qualità degli ambienti di lavoro. Non può sempre essere lasciata sulle spalle dei datori di lavoro la responsabilità della formazione e del benessere dei lavoratori. Occorre collaborare per rendere più sereno e professionale il posto di lavoro e non creare i presupposti per cui i lavoratori possano litigare".

Mas.Sag.

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