REDAZIONE MILANO

In ricordo di don Barbareschi l’ultima delle Aquile randagie

Saltata durante il lockdown oggi l’inagurazione ufficiale del murales dedicato agli antifascisti a due anni dalla sua morte

Un museo della memoria a cielo aperto (di Orme Ortica Memorie) nel quale a pieno titolo viene raffigurato con un murales don Giovanni Barbareschi, personaggio di spicco nella Resistenza milanese legato alle Aquile Randagie. Durante il lockdown era saltata l’inaugurazione, e oggi, invece, in occasione del secondo anniversario della sua morte, viene ufficialmente inaugurato alla presenza di Anpi, Aned e Anpc ( associazione nazionale partigiani cristiani).

Appuntamento alle 11 in via Tucidite: previsti gli interventi, fra gli altri, di Marco Steiner, vicepresidente del Comitato milanese Pietre d’inciampo presieduto da Liliana Segre e di Emanuele Fiano. Barbareschi entra nelle Aquile randagie, il movimento scout clandestino. Collabora attivamente all’opera di Oscar (Organizzazione soccorso collocamento assistenza ricercati) preparando i documenti falsi e portando in salvo in Svizzera ebrei e politici antifascisti.