
Accertamenti della Guardia di finanza (Archivio)
"Non voglio dire il mio nome perché ho paura di ritorsioni. È stato un pessimo imprenditore e ancor di più una pessima persona". Inizia così il racconto di uno degli ex lavoratori dell’imprenditore parabiaghese quarantenne arrestato dalla Guardia di Finanza di Legnano. Entrato nell’azienda insieme a tanti altri, si è ritrovato ben presto a fare la conta dei disagi quotidiani. "Questo già nel 2018 non pagava più nessuno: fornitori, tasse, lavoratori o meglio chi voleva lui. Altri potevano morire di fame. Prelevava l’impossibile e poi faceva fallire l’azienda aprendone subito un’altra grazie a familiari consenzienti. Andava avanti così da anni".
L’ex lavoratore spiega anche dei disagi personali: "Si vedeva poco ma quando era presente mandava avvertimenti molto particolari a chi chiedeva spiegazioni. Una mia collega si è ritrovata un coltello sulla sedia dopo aver avuto una discussione piuttosto accesa. Per fortuna è stato fermato ma ci sono voluto anni in cui ha combinato veri e proprio disastri finanziari".
L’uomo, residente in un comune della zona, ricorda che l’imprenditore non pagava neppure le bollette: "Ci siamo ritrovati a lavorare senza manco la corrente elettrica, senza luce e riscaldamento. Ci tagliavano persino le utenze. Io ero entrato nel 2018 e nel frattempo sono fallite almeno tre aziende legate a questo personaggio. Distraeva fondi fino all’ultima goccia per poi farle fallire. poi ne apriva altre, molte fittizie. Adesso spero si farà chiarezza".