ROBERTA RAMPINI
Cronaca

In ospedale cure all’avanguardia

Garbagnate ospita uno dei cinque centri in Italia dove si sperimenta la radiofrequenza in oncologia

di Roberta Rampini

L’ospedale di Garbagnate è uno dei cinque centri endoscopici in Italia a sperimentare la radiofrequenza nel trattamento delle neoplasie alle vie biliari e al pancreas. La tecnica terapeutica all’avanguardia da alcuni mesi viene applicata nel reparto di Endoscopia digestiva del presidio ospedaliero garbagnatese a un gruppo di 15 pazienti. Pochi e selezionati perché, purtroppo, non per tutti i casi clinici ci sono criteri di applicabilità della radiofrequenza eco-endoscopica. I pazienti affetti da neoplasia pancreatica e biliare che partecipano alla sperimentazione hanno riportato un ottimo successo sia in termini di efficacia del trattamento immediato sia sulla sopravvivenza a lungo termine.

"Stiamo partecipando a un protocollo internazionale per l’utilizzo della radiofrequenza nel trattamento delle neoplasie neuroendocrine del pancreas, siamo il secondo centro in Lombardia a partecipare a questa sperimentazione. Lo studio è coordinato dal Policlinico Gemelli e dall’Università Cattolica di Roma e vede coinvolti i gastroenterologi dell’Asst Rhodense coordinati dal dottor Gianpiero Manes, gli oncologici coordinati dal dottor Roberto Bollina e dalla dottoressa Silvia Della Torre, in collaborazione con altri dieci centri di endoscopia internazionali – spiega Germana De Nucci, gastroenterologa dell’Asst Rhodense – Gli ottimi risultati ottenuti finora sono il frutto di un lavoro di équipe dell’Endoscopia digestiva, personale medico ed infermieristico, coordinata da Lea Tisci". L’asportazione del tumore con radiofrequenza è una tecnica utilizzata da diversi anni e non è impattante sul paziente: sfruttando il calore, distrugge le cellule tumorali. Negli anni questa procedura ha subìto notevoli evoluzioni e anche gli ospedali dell’Asst Rhodense hanno a disposizione diversi strumenti che consentono attraverso l’eco-endoscopia di raggiungere lesioni pancreatiche e biliari prima accessibili solo con un vero e proprio intervento chirurgico. "Nella nostra Azienda ospedaliera ci sono due servizi di Endoscopia, uno a Garbagnate e l’altro a Rho, entrambi lavorano a 360 gradi, quindi tutte le prestazioni endoscopiche sono eseguibili – spiega Gianpiero Manes, responsabile dell’unità operativa di Gastroenterologia – Abbiamo cercato di differenziarli e dargli delle specificità. A Garbagnate la nostra specialità è proprio la patologia delle vie biliari e del pancreas. Siamo orgogliosi di poter dire che alcune delle metodiche più all’avanguardia oggi disponibili sono presenti da noi. Quello che facciamo è in gran parte ancora sperimentale, da noi la sperimentazione è seguita dalla giovanissima gastroenterologa Germana De Nucci, molto conosciuta anche a livello internazionale, una delle poche in Italia che pubblica su questa metodica e con questa tecnica partecipa a molti studi che cercano di capire indicazioni e potenzialità. Anche noi stiamo avendo risultati molto interessanti".