REDAZIONE MILANO

In mille al corteo milanese contro la guerra. E Polunin slitta

Manifestazioni con gli ucraini da Centrale a Duomo. Il ballerino simpatizzante di Putin (che ha tatuato sul petto) rinvia il suo show

La manifestazione a Milano

Un migliaio di persone in corteo dalla Stazione Centrale a Piazza Duomo per dire "no" alla guerra in Ucraina. Tanti i cittadini ucraini scesi in piazza, molto dei quali arrivati da qualche giorno in Italia, soprattutto donne e bambini. La manifestazione, che si è svolta ieri pomeriggio, era aperta da uno striscione in cui c’era scritto: La nostra esistenza è la vostra sicurezza. Siamo l’avamposto dell’Europa". Non mancavano neanche cartelli e slogan, tutti contro Putin, raffigurato anche con i baffi alla Hitler: "Putin assassino". E ancora: "Oggi tocca a noi, domani a voi", "Nato chiudi il cielo", "No alla guerra, sì alla pace".

In piazza c’era anche una manifestante russa con un cartello che in tre lingue diceva: "Sono russa, sono contro la guerra". Durante il corteo, inoltre, è stato intonato più volte l’inno nazionale ucraino.

Sempre in tema di guerra in Ucraina, è stato rinviato ancora una volta “Rasputin’’, lo spettacolo che vede come protagonista Sergei Polunin, il ballerino ucraino che ha sul petto un tatuaggio che raffigura Vladimir Putin. Polunin avrebbe dovuto debuttare al Teatro degli Arcimboldi nell’aprile del 2020 ma a causa dell’emergenza Covid-19 era stato spostato ai prossimi 9 e 10 aprile. La rappresentazione slitterà ulteriormente, almeno fino all’inizio del 2023, per volere del ballerino, come ha spiegato il direttore artistico degli Arcimboldi Gianmario Longoni: "Venerdì scorso la sua organizzazione ci ha mandato la diagnosi dell’ospedale di Novosibirsk con le lastre che attestano la lesione al piede. Ci hanno detto che ora Sergei è a Dubai a farsi operare e che fino a gennaio non si sente di prendere nuovi impegni".