Il ricordo di Remo Zapparoli. Grande artista e volontario

"Te ne sei andato in silenzio, caro Remo, in una fredda giornata di inverno, senza salutarci. Ci piace pensare che domani, aprendo la porta bianca del tuo laboratorio a Villa Bigatti, tu sia ancora lì in quella stanza che pareva quasi il paese delle meraviglie, pieno di bozzetti, libri, sculture, attrezzi e colori per dare vita alle tue magiche creazioni". Lidia Arduino dell’associazione "Cittàgiardino Cusano Milanino" ha ricordato così Remo Zapparoli (nella foto), artista e volontario 90enne che tanto ha fatto per la città, riempiendo il territorio di bellezza. "Era capace di trasformare, come un nuovo re Mida, un materiale povero come il polistirolo in un oggetto prezioso, scultoreo e artistico. In questi anni ha messo a disposizione generosamente la sua creatività per tutta la città: per i ragazzi del Sorriso (la onlus che si occupa di disabilità, nda), i bambini delle scuole, le associazioni, l’amministrazione.

Sempre instancabile, indossando la vestaglia bianca la mattina per toglierla la sera e rientrare nei suoi impeccabili abiti, giacca e cravatta, che parlavano del passato di bancario". Le sue installazioni hanno girato ovunque: dalle "pecore blu della pace" sul tetto di Villa Bigatti al rinoceronte che ancora "passeggia" per il giardino della dimora, fino all’elefantino rosa che ha viaggiato per tutta la Brianza, per arrivare nel 2023 alle oche approdate sul prestigioso palcoscenico del Castello Sforzesco. La.La.