Due “debiti“ in tutta la scuola. Succede all’istituto Maxwell dove i “giudizi sospesi“ sono ormai una rarità. Ad approvare i criteri era stato il collegio docenti, con circolare diramata alle famiglie e pubblicata a febbraio. In pratica, se si hanno due 5 non si boccia, se un’insufficienza è grave e una no si valuta il giudizio sospeso, se il 4 è frutto di una materia che già era insufficiente l’anno precedente e non si è recuperato si viene respinti. "Abbiamo deciso di distribuire negli anni questo impegno – spiega il preside Franco Tornaghi (nella foto, ndr) –. O promossi o bocciati, salvo casi particolari, per il bene dell’intera comunità e delle famiglie. Questo permette a chi è promosso, magari con ’debitini’, di recuperare durante l’estate senza l’angoscia della bocciatura a settembre. C’è la verifica, ma non il cappio. Quelli più a rischio bocciatura lo sanno subito e possono decidere se cambiare o meno scuola". Risultato: solo due debiti, tutti al liceo delle scienze applicate.
"Al Maxwell, mettendo insieme sia tecnici che liceali, l’83% delle persone è stato ammesso, i bocciati sono il 13%, gli esclusi il 4% – continua Tornaghi – I tecnici (elettronica, meccanica, aeronautica) hanno una percentuale di non ammessi maggiore rispetto al liceo delle scienze applicate: sono il 23%, quasi uno su quattro. I promossi il 77%". Al liceo i non ammessi perché hanno superato il limite delle assenze sono solo l’1%, i non ammessi perché bocciati l’8%, i promossi il 91%. "Sul tecnico – conclude il dirigente – stiamo pagando pesantemente due anni di Covid. Abbiamo otto persone non ammesse per la seconda volta alla classe terza. Non era l’indirizzo giusto per loro e la promozione d’obbligo al primo anno non ha giovato loro".
Si.Ba.