
Professoressa Marina Brambilla, prorettore delegato alla Programmazione e all’organizzazione dei servizi per la didattica, gli studenti e il personale, il collettivo Cric accusa la mancanza di spazi per gli studenti all’interno della Statale.
"La cosa che mi sta più a cuore è migliorare i servizi per gli studenti. Stiamo lavorando molto, i ragazzi non ci chiedono solo ampliamenti ma anche miglioramenti delle attrezzature e ci stiamo muovendo. È vero che la nostra sede storica di Festa del Perdono ha spazi limitati rispetto agli studenti che ha, ma siamo sempre alla ricerca di alternative. Il problema è che in centro non è facile".
Dal 2013 le forze dell’ordine non entravano nell’università per sgomberare uno spazio occupato.
"Tutti i presenti hanno visto che è stato uno sgombero del tutto pacifico. Non bisogna ingigantire questo aspetto. Abbiamo dovuto ristabilire una situazione di correttezza e legalità. Non sono stati occupati spazi inutilizzati o vuoti ma studi di docenti. Ciò ha impedendo loro di fare ricevimenti con laureandi e studenti. Non potevamo fare diversamente. Anche i genitori si aspettano che uno studente possa andare a un colloquio con un docente".
Gli studenti lamentano anche un mancato dialogo con l’amministrazione.
"Le richieste devono essere equilibrate, ragionevoli e portate avanti in modo democratico. Abbiamo sempre ricevuto tutti. Qualsiasi studente può compilare un modulo online e presentare le sue istanze all’Osservatorio per il diritto allo studio. Noi ascoltiamo tutti, anche il rettore ha sempre ricevuto e risposto a tutti. Non credo che si possa dire che non ascoltiamo. Certo che di fronte ad una occupazione abbiamo il dovere formativo di indicare la via: non si può procedere in questo modo. Queste modalità avviliscono anche chi fa rappresentanza in modo corretto. La strada dell’occupazione come via più semplice non può essere tollerata".
Cosa sta facendo l’amministrazione per fronteggiare il problema degli spazi?
"Vogliamo soddisfare tutte le richieste dei rappresenti degli studenti, con loro il dialogo è sempre proficuo. Per le biblioteche stiamo attuando un piano di riqualificazione oltre ad allungare l’orario di apertura fino a sera, per le aule studio stiamo cercando spazi e abbiamo già attrezzato tecnologicamente più di cento aule. Un tema importante è anche il pasto, i ragazzi ci chiedono luoghi in cui mangiare. Stiamo cercando di soddisfare le richieste secondo un buon equilibrio. Tutto quello che facciamo è per i ragazzi". Federico Dedori