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Il patto tra Politecnico e Fai. E gli studenti diventano guide

Il Politecnico di Milano firma un accordo con il Fai per valorizzare il patrimonio artistico-architettonico e coinvolgere i giovani nella tutela e condivisione del patrimonio italiano. Attività formative e itinerari guidati aprono le porte dell'università alla città.

Il patto tra Politecnico e Fai. E gli studenti diventano guide

Dalla valorizzazione del passato si può capire e innovare il futuro. La più antica università di Milano, il Politecnico, è anche il primo ateneo in città a stipulare un accordo con il Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano - per sensibilizzare i giovani alla bellezza, alla tutela e alla condivisione, non da spettatori ma da protagonisti, del patrimonio italiano. L’accordo quadro, siglato alla presenza della rettrice Donatella Sciuto e del presidente regionale del Fai Lombardia Andrea Rurale, prevede due filoni principali, come spiega il professore Davide Fassi, delegato alle Attività culturali del Politecnico: "Si pensa in una prima parte alla valorizzazione del patrimonio artistico-architettonico degli edifici del campus Leonardo e di quelli in Bovisa, con itinerari che raccontano le storie degli edifici da sempre aperti al pubblico. Una seconda parte guarda al futuro con attività formative dirette a far diventare i nostri studenti, dottorandi e ricercatori degli ambasciatori di questi valori, delle “guide ibride“ tra volontari Fai e personale del Politecnico".

L’accordo è inserito nel palinsesto delle attività dell’università, che include l’iniziativa "itinerari Polimi", con percorsi guidati aperti alla città per visitare il patrimonio artistico culturale dell’ateneo: "Il percorso è previsto al campus Leonardo, nelle aree industriali di Bovisa, trasformate in centri della formazione – continua il professore - e nel nostro centro per la ricerca Gianfranco Ferrè in zona Tortona, che recupera il prezioso archivio dello stilista. Per prendere parte ai tour basta consultare il nostro portale". Per la prima volta il Politecnico verrà inserito ufficialmente nelle Giornate Fai, ad ottobre. "L’occasione è anche quella di provare ad abbattere barriere immaginarie e psicologiche che fanno pensare che gli atenei siano luoghi ’solo per studenti’. Non dimentichiamo che le università pubbliche sono spazi sempre accessibili, l’esempio è il campus Durando in Bovisa, che è diventato negli anni un luogo per il quartiere, con un orto e spazi verdi per tutti".Manuela Sicuro