Il patto dei sindaci contro lo smog: "Facciamo respirare la Pianura"

La lista delle priorità, dalla sostituzione di caldaie e mezzi inquinanti alla forestazione urbana. Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso scrivono all’Europa: una struttura speciale coordini le azioni.

Un’alleanza tra Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso per fare respirare la Pianura Padana. Il patto dei sindaci si chiama “Le città cambiano aria“ ed è stato sottoscritto al Piccolo Teatro Studio Melato ieri, in occasione della Giornata della Terra. Sotto la lente le sfide ambientali e le buone pratiche per frenare l’inquinamento che galoppa. Si parte dalla fotografia: "Negli ultimi anni e in particolare negli scorsi mesi, in tutti i nostri Comuni, il livello di inquinamento dell’aria ha superato troppe volte i limiti consentiti e questo rappresenta un rischio per la salute e il benessere della popolazione". I dati li ricorda Legambiente in una nota: "Tra gennaio e marzo la concentrazione media di Pm10 misurata in 6 capoluoghi su 10 è risultata eccedente il valore soglia (40 mg/mc) indicato dalla norma europea come media annua. L’aria peggiore si è registrata, nell’ordine, a Monza, Cremona, Brescia, Mantova, Lodi e Milano".

Gli amministratori locali, nell’accordo si "impegnano nel promuovere misure sempre più attente all’ambiente" ma sono altresì "consapevoli che quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale, come se un confine tracciato dall’uomo potesse fermare l’aria, ma dobbiamo necessariamente considerare l’intera Pianura Padana". Un’area nella quale smog e polveri tendono ad accumularsi, con una massiccia presenza di attività antropiche e oltre 20 milioni di abitanti. Un’area che genera oltre la metà del Pil nazionale. Ma i fenomeni meteorologici spesso estremi stanno dando segnali. Così i Comuni che si affacciano sulla Pianura Padana stilano una lista di impegni e buoni propositi da calare a terra: "Ci impegniamo a sostituire le caldaie comunali a gasolio, a continuare a piantumare alberi, a promuovere misure volte a decongestionare i Comuni dal traffico, ad investire sul trasporto pubblico e a incentivare l’uso di mezzi di spostamento più sostenibili". I sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso lanciano un appello: "Chiediamo, con un’unica e forte voce, all’Italia e all’Europa di essere al nostro fianco". In particolare, oltre a finanziamenti dedicati, chiedono all’Europa "un forte coordinamento delle azioni, anche tramite una struttura speciale commissariale, che, in accordo con i nostri enti e coinvolgendo le Regioni, ci aiuti a individuare azioni e obiettivi possibili".

Il Comune di Milano ha annunciato anche la sottoscrizione del Climate City Contract con 25 alleati, tra università e imprese: sono previste 157 azioni, di cui 51 a carico del Comune e 106 dei portatori d’interesse. Il costo degli interventi prefigurati ammonta a circa 6 miliardi di euro di investimenti, (2,6 miliardi da parte del Comune) tra "riqualificazione energetica, strumenti finalizzati a promuovere la mobilità dolce, depavimentazioni, bonifiche e progetti di coinvolgimento dei cittadini".