ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Il “Macellaio Giusto“ sfida i colossi: "Recluto a scuola gli apprendisti"

Nicolò Arnau, titolare del negozio di via Diaz a Opera, offre aperitivi, poi condivide sui social video e consigli alimentari: "Batto la concorrenza dei big della distribuzione curando i rapporti umani" .

Il “Macellaio Giusto“ sfida i colossi: "Recluto a scuola gli apprendisti"

Il “Macellaio Giusto“ sfida i colossi: "Recluto a scuola gli apprendisti"

Video sui social, consigli alimentari e condivisione di ricette, "così contrasto la concorrenza dei centri commerciali. E intanto coccolo i clienti più affezionati con aperitivi a base di tartare e prosecco". Nicolò Arnaù, 47 anni, è titolare del negozio Macellaio Giusto di via Armando Diaz 2, a Opera. Una bottega di quartiere nata 25 anni fa, che nel tempo ha saputo conquistare la fiducia di molti ed è diventata un punto di riferimento nel tessuto commerciale locale. Il premio internazionale Il coltello d’oro, vinto nel 2020 grazie a un carré di agnello intrecciato, e le consegne a domicilio effettuate durante l’emergenza Covid, con particolare attenzione alle fasce deboli, hanno contribuito a far conoscere il macellaio operese, che ha iniziato a bazzicare tra i tagli di carne a soli 13 anni. Una passione che dura tuttora.

"È la persona, prima ancora che il marchio, a fare la differenza: mai come adesso il rapporto di fiducia tra cliente e commerciante è fondamentale – dice -. Il lavoro non è solo vendere, ma indirizzare, dare suggerimenti, condividere modalità e tempi di cottura. Si cerca di fare anche educazione alimentare". Le parole d’ordine sono fidelizzazione del cliente e varietà dell’offerta. E così, nel negozio di via Diaz è possibile trovare svariate tipologie di carne, comprese le più pregiate razze italiane, come la chianina e la marchigiana. Poi ci sono l’asado argentino, il cube roll australiano, il chuck roll americano, la picanha e perfino la ricercatissima kobe giapponese. Dagli intenditori alle famiglie, l’offerta è pensata per soddisfare ogni palato.

Il segreto per diventare un buon macellaio? "La curiosità d’imparare macinature e preparazioni – spiega -. La mia intenzione è andare nelle scuole a reclutare stagisti, da portare in bottega. Un progetto nel quale intendo coinvolgere anche la sezione locale di Confcommercio". Arnaù punta a trasmettere ai giovani l’entusiasmo per un lavoro che "è a tutti gli effetti anche una forma d’imprenditoria". Tra i progetti di prossima realizzazione anche quello della "bistecca sospesa": chi lo vorrà potrà lasciare pagato, in negozio, un taglio di carne da donare alle persone in difficoltà. Perché il commercio di vicinato può essere anche veicolo di solidarietà.