ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Il Golfo agricolo ora è dei segratesi: "Salvato dalla cementificazione"

Il Consiglio ha approvato la cessione gratuita al Comune del terreno privato vicino a Milano 2. L’annessione è parte della rigenerazione dell’ex Cise di Redecesio che ospiterà un data center.

Il Golfo agricolo ora è dei segratesi: "Salvato dalla cementificazione"

Il Golfo agricolo ora è dei segratesi: "Salvato dalla cementificazione"

Salvato dalle colate di cemento grazie alle battaglie del Comune e dei cittadini, il Golfo agricolo è ora di proprietà dei segratesi. Il consiglio comunale ha approvato la cessione gratuita all’ente locale del terreno privato ricompreso tra Milano 2, la zona industriale Marconi e Rovagnasco. L’annessione del Golfo a patrimonio pubblico è inserita nel progetto di rigenerazione urbana dell’area degradata ex Cise di via Reggio Emilia a Redecesio, che sarà bonificata e riqualificata con la creazione di un Data center. Proprio sull’ex Cise sono stati trasferiti, sulla base di un meccanismo di perequazione urbanistica, i diritti edificatori che persistevano sul Golfo (i due siti appartengono a uno stesso proprietario).

Con quest’operazione la comunità di Segrate acquisisce la parte più rilevante e strategica dell’area verde di oltre 650 mila metri quadrati oggetto da oltre vent’anni di un aspro confronto pubblico, sfociato in un ricorso al Tar e una sentenza del Consiglio di Stato che nel 2015 annullò l’allora vigente Piano di governo del territorio, che ne concedeva l’edificabilità. Il Golfo resterà dunque uno spicchio verde; la cessione al Comune fa segnare anche la rinuncia, da parte della proprietà, ad ogni contenzioso legale.

"È un giorno storico per tutti noi - è il commento del sindaco Paolo Micheli, commosso durante la seduta consiliare -. La battaglia contro la cementificazione è stata giusta, coraggiosa e determinata, ancorché lunga, difficile e costosa. Andrebbero ricordati uno a uno i 50 segratesi che, a proprie spese, nel 2012 con Legambiente e Wwf Martesana hanno avviato il primo ricorso al Tar; ho memoria delle tante manifestazioni, petizioni e del lavoro prezioso del comitato Salviamo il Golfo agricolo. Ma vanno ringraziati anche i tanti cittadini che, credendo nel nostro lavoro, hanno difeso quest’area dall’alto valore ambientale e paesaggistico. Con questo risultato Segrate si propone come un modello di sviluppo, in cui i cittadini sono protagonisti di una lotta per la tutela di un bene comune". "La prima importante vittoria è stata raggiunta – aggiunge il vicesindaco Francesco Di Chio -, ma la difesa dei terreni di tutto il Golfo Agricolo prosegue grazie agli strumenti urbanistici vigenti e futuri, che impediscono nuovo consumo di suolo nella nostra città".

Nelle intenzioni, il Golfo agricolo andrà a implementare il sito d’interesse sovraccomunale Parco Est delle Cave.