"Considero molto importante la commissione di mercoledì: ci saranno anche elementi di novità per cui sono convinto che la partita sia ancora aperta e che questo sia un passaggio molto importante sul futuro dello stadio". Parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul futuro del Meazza, riferite alla presentazione in Commissione consiliare, mercoledì prossimo, del progetto di ristrutturazione di San Siro che vede tra i promotori il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. Il consigliere evidenzia in una nota che "lo stadio Meazza non può essere abbattuto perché esiste una legge. Purtroppo abbiamo perso più di 4 anni in chiacchiere da bar sport e a fronte di piccoli passi avanti se ne sono fatti molti indietro. Ero il primo fan per la realizzazione di un nuovo stadio, abbattendo il vecchio, ma poi si deve affrontare la realtà. E confrontandomi con l’amico architetto Fenyves ho deciso di lavorare al piano B che prevede la riqualificazione di San Siro. Lo studio Arco Associati e i professionisti, tra cui lo studio di ingegneria che progettò il terzo anello, si sono dedicati allo studio del dossier stadio elaborando una proposta, non definitiva, con soluzioni concrete alle criticità emerse in questi anni. Mercoledì presenteremo alla città suggestioni che lasceranno tutti a bocca aperta".
Altro capitolo, il piano che prevede la costruzione dello stadio del Milan a San Donato. "Giudicare il lavoro degli altri è sempre qualcosa che non va bene quindi io non voglio giudicare il lavoro del sindaco di san Donato. Mi è parso un po‘ sgradevole. Detto ciò, io l‘ho ricevuto con estrema cordialità. Però se la mette così, basta che poi non venga a chiedere aiuto". Parole del sindaco Sala, che così risponde ai commenti del primo cittadino di San Donato Francesco Squeri. Il sindaco del comune dell‘hinterland aveva infatti affermato che, sulla vicenda, Sala "aveva tergiversato". Tornando poi sulla questione sicurezza nella zona attorno al nuovo stadio, Sala ha risposto che "noi faremo la nostra parte e nulla di più all‘interno del nostro perimetro. Mi pare che il problema però vada al di là del nostro territorio e perciò sono fatti di san Donato". Intanto, il presidente della Regione Attilio Fontana appoggia la scelta del club: "Abbiamo un ruolo in cui partecipiamo formalmente all‘iniziativa, daremo tutta la nostra collaborazione: quello che ho sempre detto è che il Milan è un club di un certo livello e che ha la necessità, come l‘Inter, di avere uno stadio da cui ricavare ulteriori introiti e altre possibilità di sviluppo del business. Credo che se questa è la scelta del Milan va bene". La senatrice milanese del M5s Elena Sironi pone invece l’accento "sull’irreversibile deturpamento paesaggistico e culturale che si andrebbe a perpetrare nell’area dell’abbazia e del borgo medievale di Chiaravalle, sottoposta a vincolo monumentale", se il progetto del nuovo stadio venisse realizzato.
"Il ministro della Cultura Sangiuliano – aggiunge – cosa ne pensa? Sarebbe interessante saperlo, e lo faremo venire in Parlamento a dircelo. L’idea della Milan City a San Donato milanese comporta una cementificazione abnorme, nell’ordine di ettari e ettari, del parco Agricolo Sud di Milano. E tutti sappiamo che anche a Rozzano resta in piedi l’ipotesi della realizzazione del nuovo stadio dell’Inter. Questi progetti mastodontici vanno decisamente scongiurati".
Red.Mi.