Una rabbia montata col passare delle ore. Prima il raduno in ospedale, monitorato dalle forze dell’ordine. Poi la manifestazione improvvisata che si conclude con quattro ragazzini investiti e un suv letteralmente devastato. È la reazione di chi conosceva bene il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, morto ieri notte in via Ripamonti dopo un inseguimento con i carabinieri per un alt ignorato in via Farini.
Una reazione scattata già alle 5, quando gli amici del giovane egiziano, che viveva in zona Corvetto, si sono ritrovati prima sul luogo dello schianto e poi al pronto soccorso del Policlinico per unirsi ai familiari di Ramy; lì si è resa necessaria la presenza delle forze dell’ordine per tenere la situazione sotto controllo. Dodici ore dopo, la scena si sposta nuovamente in via Ripamonti: almeno un centinaio di persone si dà appuntamento all’incrocio con via Quaranta per ricordare Elgaml e per chiedere "verità", accusando i carabinieri di aver provocato la morte del diciannovenne. Il traffico è paralizzato: una Mercedes Glc, stando a una prima ricostruzione ancora da confermare nei dettagli, supera un pullman e altri veicoli incolonnati dietro il corteo non preavvisato in via Solaroli, ma nella manovra azzardata investe di proposito (secondo il racconto di alcuni testimoni) quattro giovanissimi di età compresa tra 11 e 19 anni, che riporteranno ferite lievi. Scatta immediata la rappresaglia: il suv viene inseguito e fermato per pochi secondi, giusto il tempo di strappare la targa del veicolo e il cellulare al proprietario.
In un secondo momento, l’auto, abbandonata dal conducente "pirata" e dalla moglie in via Ripamonti dopo aver urtato un’altra macchina, viene nuovamente accerchiata e vandalizzata: le foto mostrano finestrini, parabrezza e lunotto posteriore in frantumi e la carrozzeria ammaccata dai calci. Servirà l’intervento del Reparto mobile della polizia per riportare la calma, mentre i ghisa rilevano l’incidente per accertare con esattezza la dinamica. In via Solaroli arrivano anche tre ambulanze e un’auto medica per soccorrere i contusi: un undicenne viene trasportato in codice verde alla clinica De Marchi, mentre un quattordicenne finisce in giallo al Niguarda con un forte trauma al femore; al San Paolo in condizioni non preoccupanti un altro quattordicenne e un diciannovenne.Nicola Palma