
Ora può chiamarsi realmente "comunale" la piscina di via Leopardi. Da poche ore il Comune ne è infatti diventato proprietario, pagandola alla società che la gestiva ben 2 milioni e 832mila euro con un mutuo trentennale ma, nei fatti, allontanando il rischio del fallimento, come è accaduto a molte società di gestione a causa della pandemia. In poche parole, con il cambio di proprietà, l’impianto natatorio prosegue le sue attività in questa zona del Nord Milano, che ha già dovuto fare i conti con la chiusura, dall’inizio del 2022, della piscina "Paolo Foglia" di Bresso. Nel caso di fallimento, ci sarebbero state non solo la serrata della struttura ma anche la ricaduta del mutuo sullo stesso Municipio che, nella precedente convenzione, aveva dovuto sottoscrivere una fidejussione per l’intero importo. Ora, la rata annuale del mutuo rinegoziato, circa 95mila euro, "risulta inferiore alla quota che il Comune in precedenza all’anno doveva versare alla piscina, 160mila euro - spiega il sindaco Luigi Magistro -. Ma non solo. Grazie alla convenzione, il concessionario riconosce al Comune un controvalore in servizi, quelli che venivano pagati con la quota annuale, con il vantaggio di riconvertire in denaro la quota parte non usufruita a fine anno. Conti alla mano, nel passato riuscivamo a utilizzare solo il 15% del controvalore dei servizi a fronte del versamento del 100% della quota". Quindi, la piscina, gli edifici e le attrezzature entrano "a far parte del patrimonio comunale. - conclude Magistro -. Viste le condizioni tra convenzione precedente e congiuntura economica, siamo convinti di aver fatto la scelta giusta per i cittadini. A breve la piscina sarà dotata di impianti fotovoltaici, grazie a un bando regionale vinto per 350mila euro". Giuseppe Nava