LAURA LANA
Cronaca

Il cantiere condiviso di “Domea“: "Autonomia per disabili e anziani"

Cinisello, cohousing di Ipis con le realtà del privato sociale e del terzo settore promosso con i fondi del Pnrr "Abitazioni con al centro il design inclusivo". Un inquilino: "Progetto realizzato sulla base delle mie richieste".

Cinisello, cohousing di Ipis con le realtà del privato sociale e del terzo settore promosso con i fondi del Pnrr "Abitazioni con al centro il design inclusivo". Un inquilino: "Progetto realizzato sulla base delle mie richieste".

Cinisello, cohousing di Ipis con le realtà del privato sociale e del terzo settore promosso con i fondi del Pnrr "Abitazioni con al centro il design inclusivo". Un inquilino: "Progetto realizzato sulla base delle mie richieste".

Accompagnati da architetti ed educatori, guardano i disegni su carta, scelgono le piastrelle e vanno anche in negozio per poter provare il divano più morbido, la poltrona più confortevole e l’armadio con l’altezza più accessibile. C’è chi ha scelto i cuscini gialli perché gli ricordano il sole, chi ha voluto le ante rosa e chi ha preferito inserire un tocco di rosso per una casa colorata ma non troppo. Succede grazie al progetto Domea, realizzato da Ipis, l’azienda consortile dei Comuni dell’ambito di Cinisello, in collaborazione con diverse realtà del privato sociale e del terzo settore. Obiettivo: usare i fondi del Pnrr per favorire l’autonomia abitativa e di relazioni per persone con disabilità e anziani. Un cohousing che sta già facendo scuola: la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa lo ha considerato un caso di studio rilevante nelle tematiche sociosanitarie. Ora, dopo il Villino dalla Porta Rossa e Casa Arcipelago di Cinisello, sono in corso le ristrutturazioni di due appartamenti a Cormano. "Le abitazioni vengono ripensate e trasformate seguendo i principi del design inclusivo: spazi accessibili, funzionali, flessibili e accoglienti per tutti, indipendentemente da età, capacità motorie o altro – spiegano da Ipis –. Non si tratta solo di abbattere barriere architettoniche, ma di costruire ambienti che favoriscano autonomia, sicurezza e qualità della vita".

Un cantiere condiviso, perché ogni dettaglio — dalla disposizione degli spazi all’organizzazione della quotidianità — nasce dal confronto tra competenze tecniche, educative e progettuali. E dal protagonismo degli stessi inquilini. "Persone anziane e con disabilità sono state chiamate nella fase di progettazione delle nuove abitazioni, scegliendo mobili, arredi e colori, ma hanno anche la richiesta di adesione al cohousing, assumendosi la responsabilità di questo gesto e l’inizio di una vita indipendente".

Come Mirko Casiraghi, entrato a gennaio dopo il trasloco. "Gli architetti hanno portato avanti la progettazione sulla base delle mie richieste. Lavorando da PizzAut non passo tutto il tempo a casa. Ho già fatto esperienze di cohousing, ma la sfida è stata imparare a gestire la libertà di entrare e uscire quando voglio". Nel contesto di cohousing, anche il rapporto tra operatori e abitanti assume un ruolo centrale. "Non è assistenza, ma un accompagnamento attento e che non si sostituisce alla persona. Un supporto sempre presente che valorizza l’autonomia, le scelte e i desideri individuali". L’altra sera, al villino di via Remigi, una serata alla scoperta dell’universo con il Gruppo Astrofili Cinisello. "Domea non è solo un luogo dove si vive insieme, ma un progetto che si apre alla comunità. Vogliamo che il villino diventi sempre più un punto di riferimento nel quartiere, soprattutto per le altre persone anziane della zona, offrendo momenti di incontro, relazione e condivisione".