
Il bullone nel panino Trovata la vite mancante: multa di 750 euro al fornitore
di Simona Ballatore
Settecentocinquanta euro di multa per il fornitore del “panino con il bullone“: questa la "penale massima" prevista da contratto, anche se Comune e Milano Ristorazione stanno valutando insieme altre azioni legali o provvedimenti. Per la gravità di quanto successo il 15 marzo, quando un bambino di quinta della scuola Dante ha addentato il panino, fermandosi appena in tempo. Per il danno all’immagine subito. Ieri la doppia commissione comunale educazione-società partecipate, con la ricostruzione di quanto successo e gli sviluppi.
L’ultimo passaggio il 20 aprile, con la riunione del Cda di Milano Ristorazione e la conferma di voler procedere con la penale e l’inserimento di interblocchi di verifica in tutto il processo. Parallelamente il presidente dimissionario, Bernardo Notarangelo, aveva commissionato al gruppo di lavoro interno una relazione-analisi su tutto il tema del "rilevamento corpi estranei", che non si esaurisce nel metallo ma può riguardare ad esempio sassolini nei ceci. La perizia del fornitore ha nel frattempo evidenziato la mancanza di una vite (uguale a quella ritrovata nell’impasto) sulla piastra della tramoggia di carico, sotto la cappa di aspirazione delle polveri. "Ed è stato appurato che il personale che ha imbottito il panino non poteva accorgersi della vite, essendo cotta nell’impasto, in un “punto cieco“. Il caso non è chiuso - sottolinea la vicesindaco Anna Scavuzzo - ma è chiara l’origine del corpo estraneo. Un caso che ha illuminato una filiera che ha bisogno di essere migliorata". Sotto la lente in commissione anche le procedure di verifica della qualità del servizio.
Nel 2022, l’Unità di controllo - Area Food policy del Comune ha effettuato 191 ispezioni, controllando 39.710 pasti. La conformità è emersa nel 90,9% dei casi. A questo si aggiunge il lavoro delle commissioni mensa (altri 186.336 controlli) oltre alle verifiche degli organi esterni, Nas e Ats, e interni di MiRi. Le contestazioni inviate nel 2022 - su 15 milioni pasti - sono state 139, tra questi 56 "corpi estranei", tra piccoli pezzi di polistirolo dell’imballaggio, utilizzati per mantenere la temperatura, o insetti nella verdura biologica. Si rafforzano i controlli, si guarda al futuro della partecipata. Dopo le dimissioni di Bernardo Notarangelo, verrà nominato un presidente ad interim tra i due consiglieri in Cda e si aprirà un nuovo bando. "La procedura verrà espletata nel giro di pochi giorni per garantire continuità", ribadisce Scavuzzo. In commissione c’era il presidente dimissionario, che ha anche ricevuto una lettera dalla classe al centro della vicenda. Notarangelo ha ribadito che le sue dimissioni sono frutto di "umana stanchezza", ma non ha nascosto l’amarezza: "Per tre anni ho lavorato senza riserve, poi mi sono sentito un po’ la moglie data per scontata. Da presidente, facevo le funzioni anche di direttore generale. Mi permetto di dare un suggerimento, non polemico: abbiamo visto la responsabilità che comporta questo ruolo e la retribuzione, quando è stato bandito il ruolo di Dg, era inferiore rispetto a quella di quasi tutte le altre società partecipate, come Milano Sport, che ha minore complessità gestionale".
Tanto lavoro, troppa responsabilità, poca autonomia, scarsi riconoscimenti, insomma. Ma l’ultimo - che lo fa emozionare, insieme all’augurio dei consiglieri comunali di trovare presto un nuovo incarico - è arrivato dai bambini della Dante, che lo hanno ringraziato per averci messo la faccia. Notarangelo è andato a trovarli e ha parlando col bimbo che ha trovato il “bullone“: "Scusa. Quel bullone non doveva esserci e tu sei stato bravissimo. Nella vita di “bulloni“ in agguato ce ne saranno tanti, sono certo che saprai sempre vederli prima".