MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Reinventing Cities, case a prezzi convenzionati nelle aree degradate: il bando del Comune è un flop

Milano, solo una proposta presentata per la realizzazione di edilizia residenziale sociale e servizi per il quartiere su sei zone disponibili

Il bando Reinventing Cities è un flop. Zero offerte per cinque aree su sei

Il bando Reinventing Cities è un flop. Zero offerte per cinque aree su sei

Milano – Le prime due edizioni sono state un successo, la terza è un flop. Parliamo del bando internazionale “Reinventing Cities“, che punta a riqualificare o riutilizzare porzioni della città abbandonate o degradate. Questa volta il bando internazionale era dedicato nello specifico a realizzare appartamenti a prezzi convenzionati in aree comunali offerte con base d’asta di 1 euro.

L’obiettivo era quello di “sfidare” il mercato con soluzioni a prezzi abbordabili, in affitto a 85 euro al metro quadrato all’anno. Come non detto. 

Le aree andate deserte sono: via Pitagora (Municipio 2), area di 4.800 mq in comproprietà tra Comune di Milano ed MM Spa; piazza Martesana (Municipio 2), superficie di 11.700 mq; Zama-Salomone (Municipio 4), progetto in collaborazione con Aler Milano che aveva messo a disposizione del bando il diritto di superficie di un’area di 16.000 mq; Abbiategrasso (Municipio 5), superficie di 7.940 mq; Certosa 186 (Municipio 8), area di 4.200 mq.

L’unica proposta presentata per via Bovisasca (Municipio 8) riguarda un’area che sarà connessa alla trasformazione attigua del progetto MoLeCoLa. Nello specifico il team proponente è composto dalle seguenti realtà: Homes4All, Fondazione Housing Sociale e Onleco. Il progetto prevede la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale e servizi per il quartiere.

"Dopo due edizioni di Reinventing Cities in cui sostanzialmente tutte le località hanno ricevuto proposte, consentendoci di approvare la realizzazione di oltre 1.200 appartamenti a prezzi accessibili, la risposta a questo bando è stata insufficiente – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa – Nelle interlocuzioni gli operatori, oltre all’aumento dei costi di costruzione, ci hanno segnalato che ha inciso molto sia il costo del denaro, sia la propensione dei fondi immobiliari a sostenere iniziative con ritorni più alti rispetto a quelli possibili con iniziative in edilizia convenzionata. Questo è un elemento che ovviamente terremo in considerazione nell’aggiornamento del Pgt accrescendo gli obblighi di realizzazione in edilizia convenzionata, essendo questa l’unica strada per ottenere nuove case a prezzi accessibili".