NICOLA PALMA
Cronaca

Il bando per i nuovi taxi. Esclusi sei vincitori: volevano la licenza ma ne hanno già una

Detentori di un volante, sono stati “depennati“ dalla lista del Comune. Ora rischiano anche sanzioni per dichiarazioni mendaci o falsità in atti.

Detentori di un volante, sono stati “depennati“ dalla lista del Comune. Ora rischiano anche sanzioni per dichiarazioni mendaci o falsità in atti.

Detentori di un volante, sono stati “depennati“ dalla lista del Comune. Ora rischiano anche sanzioni per dichiarazioni mendaci o falsità in atti.

Si sono regolarmente iscritti alla corsa per guidare uno dei 450 nuovi taxi messi in campo dal Comune per potenziare l’offerta e ridurre il cronico gap con una domanda sempre crescente di trasporto pubblico non di linea. Hanno pure superato il concorso, finendo nelle liste di chi ha diritto a un’autorizzazione per circolare per le strade di Milano al volante di un’auto bianca. Quando è arrivato il loro turno, però, a Palazzo Marino si sono accorti che i sei aspiranti conducenti avevano già una licenza emessa dalla stessa amministrazione di piazza Scala. A quel punto, ai tecnici non è rimasto altro da fare che depennare i nomi dalla lista. Con possibili strascichi legali ancora da valutare.

Stando a quanto emerge da una determina dirigenziale dell’area Attività commerciali e Suap (Sportello unico per le attività produttive) pubblicata mercoledì in albo pretorio, la decisione è stata dettata a monte da quanto disposto dall’articolo 7 del regolamento del bacino aeroportuale lombardo. "In capo al medesimo soggetto – recita la lettera g del comma 1 – non è ammesso il cumulo di più licenze per l’esercizio del servizio taxi, oppure il cumulo della licenza per l’esercizio del servizio taxi e dell’autorizzazione per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente, anche se rilasciate da amministrazioni comunali diverse".

Una norma che nel concorso è stato tradotto con il seguente requisito di ammissione: "Non essere titolare di licenza taxi o autorizzazione di noleggio con conducente, acquisita mediante bando a titolo oneroso o mediante il trasferimento di altro soggetto, dichiarata decaduta o trasferita ad altro soggetto, nei cinque anni precedenti alla data di pubblicazione del bando".

E ancora: "Il difetto dei requisiti prescritti (compreso quello appena enunciato, ndr) verrà accertato mediante appositi controlli delle autocertificazioni nel corso della selezione o successivamente allo svolgimento della prova selettiva, ma comunque prima del rilascio della nuova licenza". Così è accaduto nel caso dei sei, che qualcuno potrebbe definire "furbetti del volante": le verifiche sono state fatte a valle, prima di completare la procedura.

"Eventuali difetti – si legge ancora nelle regole d’ingaggio – comportano l’esclusione dalla selezione stessa e costituiscono causa di decadenza della licenza, ove già assegnata". Non basta: "Nel caso venissero riscontrate falsità in atti o dichiarazioni mendaci, si applicheranno le sanzioni penali ai sensi dell’articolo 76 del dpr 445/2000". Tradotto: ci potrebbero essere altre conseguenze per chi ha provato ad accaparrarsi una seconda licenza, ammesso che non si tratti (con probabilità molto più scarse rispetto alla prima ipotesi) di qualcuno che è riuscito ad acquistare un’autorizzazione da un altro tassista dopo essersi iscritto alla gara bandita da Palazzo Marino o che magari ha trasformato una precedente collaborazione familiare in un servizio a tempo pieno.