GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

I pericoli del web "Messaggi impropri" In arrivo una stretta sui grandi influencer

L’Agcom vuole dare un inquadramento giuridico e quindi regole a chi ha almeno un milione di seguaci in Rete con l’obiettivo di tutelare i minori. Nella stessa direzione l’accordo Corecom-Privacy.

I pericoli del web  "Messaggi impropri"  In arrivo una stretta  sui grandi influencer

I pericoli del web "Messaggi impropri" In arrivo una stretta sui grandi influencer

di Giambattista Anastasio

e Sofia Rodigari

La lotta ai messaggi e ai contenuti impropri veicolati tramite i social network è destinata ad alzarsi di livello. L’Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom) e il Corecom lombardo hanno infatti in previsione una serie di azioni mirate innanzitutto a tutelare i minorenni, tra i maggiori fruitori dei social network, e a minimizzare il rischio che restino impigliati nelle maglie peggiori della rete, vale a dire: che siano attratti da messaggi sbagliati o da contenuti commerciali, che possano restare vittime di cyberbullismo o di revenge porn.

Due le iniziative alle quali sta lavorando l’Agcom. Il primo: provvedere a dare un inquadramento giuridico ai grandi influencer – individuati in coloro che abbiano almeno un milione di follower – e da qui, a cascata, prescrivere regole precise sui contenuti che possono essere veicolati e su come debbano essere veicolati. Oggi mancano sia un inquadramento preciso sia regole precise. E i grandi influencer non sempre hanno una professionalità riconosciuta nei settori di cui trattano, a volte pure delicati come l’alimentazione. L’orizzonte verso il quale intende andare l’Agcom è l’equiparazione dei grandi influencer ai canali televisivi, come sottolinea Massimiliano Capitanio, commissario dell’Autorità delle Comunicazioni: "La tutela dei minori impone oggi più che mai una comunicazione etica, vera e deontologicamente seria, sempre nel rispetto delle libertà costituzionali di espressione e opinione. I mega influencer oggi sono paragonabili a canali televisivi. È lecito ipotizzare il rispetto dei principi che valgono per i tradizionali media audiovisivi. Agcom intende aprire un confronto su questo tema". La seconda iniziativa ha a che fare col potenziamento del parental control: "Da settembre, quando si acquisterà una Sim telefonica, sarà obbligatorio scaricare sistemi di parental control finalizzati a impedire la visualizzazione di contenuti sessualmente espliciti, per contrastare il revenge porn, e altri contenuti impropri" fa sapere Capitanio.

Parole proferite dal 31esimo piano del Pirellone, dove ieri, a proposito di iniziative a tutela dei minori, è stato presentato il protocollo d’intesa tra il Corecom lombardo e il Garante della Privacy finalizzato a proteggere i giovanissimi dai messaggi peggiori del web. Un intervento necessario, se è vero che i minorenni, in media, trascorrono 35 ore della loro settimana on line: 28 quando sono a casa e 7 in orario scolastico. Dati raccolti dall’osservatorio dell’Ocse. Non solo, è stato calcolato che i giovanissimi trascorrono su Tik Tok almeno il 5% del tempo in cui sono svegli. Secondo i riscontri a disposizione dell’Agcom, il 21% dei minori è stato vittima almeno una volta di cyberbullismo e nel 17% dei casi si tratta di maschi. Non è finita: in Italia ogni anno si tolgono la vita 4mila adolescenti, secondo i dati dell’Istat, e tra le cause di suicidio ci sono anche brutte esperienze sul web: a partire proprio dal cyberbullismo per finire col revenge porn o il sexting.

Un problema nel problema è rappresentato dall’età alla quale si aprono i primi profili o le prime pagine sui social network. "In Italia – fa sapere Capitanio – il 99% degli undicenni ha un profilo Tik Tok o Instagram benché non se ne possano avere prima del compimento dei 14 anni". Un tema, questo, sottolineato anche dalla Fondazione Carolina, dal nome della quattordicenne novarese che si tolse la vita nel 2013 e impegnata, da allora, a combattere il disagio dei giovani on line: "Nessuno si è chiesto che ci facesse una undicenne sul profilo Instagram di Chiara Ferragni". Il riferimento è alla piccola follower che ha letteralmente bacchettato la più nota influencer italiana per aver postato, quattro giorni fa, un selfie in sleep davanti allo specchio di modo che gli internauti potessero apprezzarla da ogni lato. Meritoria, secondo alcuni, la sua presa di posizione. Di certo uno spirito critico precoce, come l’età alla quale è approdata sui social. Ad ogni modo le regole dell’Agcom sui grandi nfluencer serviranno anche ad evitare il ripetersi di casi simili.